I leak sui principali media internazionali che hanno portato allo scandalo Credit Suisse
La banca elvetica, tuttavia, ha smentito categoricamente di aver effettuato condotte inappropriate e contrarie agli standard previsti
21/02/2022 di Redazione
Il grande quantitativo di dati pubblicato sui principali quotidiani internazionali, a partire dall’asse che si è venuto a creare tra Süddeutsche Zeitung e New York Times, ha fatto in modo che tutti gli organi di stampa si interessassero al leak Credit Suisse che ha rivelato alcuni dati bancari border-line, come i conti e gli asset (e il loro valore) che possono essere collegati a personalità controverse, dal re Abdullah II di Giordania, ai figli di Hosni Mubarak, passando per alcuni uomini politici in Venezuela collegati a uno scandalo petrolifero.
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Leak Credit Suisse e il ruolo della stampa internazionale
Ci sono diverse testate internazionali che hanno collaborato all’emersione dei dati bancari di cui sopra. Si tratta di un metodo sempre più utilizzato in tutto il mondo, sia per garantire una ampia diffusione della notizia su scala internazionale, sia per tutelarsi dalle azioni legali che notizie come questa devono per forza far scattare, in una sorta di effetto domino: collaborare con un network di testate significa allo stesso modo fare squadra anche sulle tutele legali. In Italia, il giornale che ha partecipato a questa inchiesta giornalistica internazionale è stato La Stampa. Il quotidiano ha dato anche un taglio nazionale alla vicenda, sostenendo che in questo leak ci fosse anche una persona coinvolta nel riciclaggio di denaro per la ‘ndrangheta.
La portata delle rivelazioni della fonte che ha dato il via all’inchiesta è tale da includere 18mila conti riconducibili a oltre 30 mila persone e società, dal valore di più di 100 miliardi di euro. Credit Suisse, tuttavia, ha fatto notare come questi dati siano «prevalentemente storici, in alcuni casi risalenti agli anni ’40, e la rendicontazione di tali questioni si basa su informazioni parziali, imprecise o selettive estrapolate dal contesto, che danno luogo a interpretazioni tendenziose della condotta aziendale della banca».