Tutti a gridare alla censura della pagina Facebook Le più belle frasi di Osho ma era solo una verifica dovuta

La pagina Le più belle frasi di Osho su Facebook è di nuovo raggiungibile da poco prima delle 15 di oggi, nulla a che vedere con la censura

19/01/2021 di Ilaria Roncone

C’è chi urla già alla censura di un “Facebook sinistroide” – come si legge sui social -, ma ancora una ragione effettiva non c’è. Tutto quello che sappiamo è che la situazione è andata avanti giusto per qualche ora. La pagina Le più belle frasi di Osho Facebook, tra le più note pagine satiriche italiane, non è stata visibile sul social di Marck Zuckerberg per buona parte della giornata di oggi. Le ragioni, come si evince anche dal tweet del fondatore Federico Palmaroli sulla sua pagina personale, non sono probabilmente ancora note. Una storia che si ripete, un po’ come quella della scorsa settimana della censura a Libero da parte di Twitter.


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Le più belle frasi di Osho Facebook, parla il creatore

Un’unica, telegrafica dichiarazione in merito all’accaduto da parte di Federico Palmaroli, creatore e autore unico della celebre pagina satirica. Se su Twitter non c’è stato nessun tipo di cambiamento – salvo che non viene pubblicato nessun contenuto da ormai sedici ore -, chiunque abbia provato ad accedere alla pagina Facebook de Le perle di Osho fino a poco prima delle 15 della giornata di oggi non ci riusciva. Ora tutto sembra essere tornato al proprio posto.

Problema risolto, rimaniamo in attesa di una spiegazione

Viste le urla alla censura che hanno invaso Twitter in merito alla pagina oscurata, rimaniamo ora in attesa – dopo la risoluzione del problema – di capire quali siano le ragioni dietro questa temporanea sospensione della pagina. Considerato quanto accaduto negli ultimi tempi, con l’oscuramento delle pagine social di Donald Trump, ai social network e alle aziende private che ci sono dietro viene richiesto di giustificare questo tipo di decisioni se non ci sono evidenze delle ragioni per cui sia stato posto il ban – come sembrerebbe questo il caso -.

L’epilogo

Tutto fuorché censura, insomma. A spiegarlo è la pagina stessa per voce dell’autore: «C’è stata una segnalazione relativa al soprannome con cui ormai tutti mi conoscete e un conseguente errore di valutazione da parte di facebook, riconosciuto dopo il mio reclamo. Tutto a posto».

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