Donne scrittrici, perché le scuse di Laterza non bastano

L'ad di Laterza ha pubblicato un tweet affermando di non conoscere valenti scrittrici italiane contemporanee

23/11/2020 di Ilaria Roncone

Alessandro Laterza, tra i più celebri editori italiani, ha affermato di non conoscere valenti scrittrici contemporanee poiché scrivere non ha a che fare con «trama, personaggi, soggetto» ma con l’«avere uno “stile”, un proprio uso di lessico, sintassi, figure retoriche». Non lo afferma a chiare lettere ma quel «cerco lumi sulle scrittrici italiane contemporanee» lo sottintende in maniera limpida: per Laterza le decine di autrici contemporanee di valore che abbiamo sono capaci solo di creare trame e personaggi di livello – si veda Elena Ferrante e la sua saga L’amica geniale, successo mondiale – senza per avere uno stile proprio. Visto che nella bio l’editore scrive “Casa editrice LATERZA – solo opinioni personali” viene spontaneo il suggerimento di eliminare la prima parte della frase se si vuole parlare senza essere associati al grande nome.

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Laterza scrittrici: le lacune dell’editore

Un tweet del genere scritto da uno dei più importanti editori italiani risulta quantomeno paradossale. Chiedere consigli di lettura, nuovi nomi e spunti nel panorama di scrittura femminile sarebbe stato benaccolto senza quel sottinteso che tantissimi, in rete, non hanno preso bene. Tra chi lo ha preso a male parole e chi gli ha suggerito decine di nomi di valenti scrittrici, il tweet di Laterza non è certo passato inosservato e l’editore oggi ha pubblicato le sue scuse.

Le scuse di Laterza non sono sufficienti oggi

In un mondo in cui ogni donna lotta quotidianamente in ogni ambito lavorativo e deve impegnarsi il doppio – se non di più – per raggiungere i livelli dei colleghi maschi non è ammissibile che un editore così celebre, associato a moltissimi nomi celebri e valenti anche di donne – si veda Michela Murgia – veicoli un simile messaggio su Twitter. Apprezzabile sicuramente il fatto che sia stato disposto a chiedere scusa subito dopo e a non cancellare quel tweet che oggi definisce «inadeguato sia nella forma sia nel contenuto», ma la questione di fondo non cambia: prima di esprimere un simile parere, da nome di riferimento nel panorama letterario italiano, occorre riflettere non una ma mille volte. Perché le parole scelte possono essere anche state sbagliate ma il messaggio di fondo è che il singor Laterza non ritiene le autrici italiane dopo Ginzburg e Morante degne di essere conosciute e approfondite prima di fare affermazioni fuori luogo in merito.

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