La triade dei sogni alla guida di Libero quotidiano
Alessandro Sallusti nominato direttore, Pietro Senaldi sarà condirettore. Mentre Vittorio Feltri, fondatore del giornale, rimarrà l'editorialista di punta
14/05/2021 di Enzo Boldi
L’anticipazione di Dagospia non era una boutade: Alessandro Sallusti, dopo aver lasciato la direzione de Il Giornale, ha firmato per ricoprire lo stesso ruolo a Libero quotidiano. Il giornalista, dunque, torna nella famiglia editoriale di cui aveva già fatto parte, ricoprendo il ruolo di direttore responsabile per poco più di un anno e mezzo (dal gennaio del 2007 al luglio del 2008). Ancora non è nota la personalità che prenderà il suo posto alla guida del giornale della famiglia Berlusconi, ma ci sono dettagli sulla nuova squadra che guiderà il quotidiano del gruppo Angelucci.
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Pietro Senaldi, che fino a oggi era il direttore responsabile di Libero, lavorerà al fianco di Alessandro Sallusti nel ruolo di condirettore. A confermare questa notizia è stato lo stesso giornalista contattato dall’AdnKronos: «Si tratta di un’operazione concordata da tempo che dimostra la volontà di investire sulla testata, che si sta allargando su più fronti multimediali. Sono contento di tornare a lavorare con Sallusti che mi riportò a Libero proprio dal Giornale e ringrazio l’editore per la voglia di continuare a scommettere su Libero».
Sallusti nominato direttore di Libero: Senaldi sarà il condirettore
Il terzetto delle meraviglie si conclude con Vittorio Feltri. Il non più giornalista – dopo le dimissioni dall’ordine in polemica per le sanzioni contestategli negli ultimi anni – continuerà a essere l’editorialista di punta del quotidiano fondato, proprio da lui, 21 anni fa. Per il momento, a differenza di quanto trapelato nelle scorse ore, Sallusti sarà direttore solamente di Libero. Si era pensato a un ticket unico, con la guida unica sia di Libero che de Il Tempo (entrambi del gruppo Angelucci). Ma Franco Bechis resterà alla guida del quotidiano che ha sede in piazza Colonna, a pochi passi da Palazzo Chigi e Montecitorio.