Kabir Bedi smentisce Ansa: «Non ho mai detto “Di Sandokan ce n’è uno solo”»

Con un tweet l'attore che è passato alla storia per aver dato il volto a Sandokan ha smentito quanto affermato da Ansa

23/04/2021 di Ilaria Roncone

Kabir Bedi, che su Twitter ha anche la spunta che certifica il suo profilo, ha smentito Ansa. Il volto che ormai viene associato indissolubilmente a Sandokan, la Tigre della Malesia, ha commentato una notizia – in particolare il lancio Twitter – che è stata data da Ansa e che riguarda la nuova serie evento internazionale di Lux Vide tratta dal libro omonimo di Salgari che vedrà Can Yaman vestire i panni di Sandokan. Kabir Bedi smentisce Ansa tramite social e specifica di non aver mai detto, nello specifico, che di Sandokan ce ne sarebbe uno soltanto.

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Kabir Bedi smentisce Ansa: non ho mai detto «C’è solo un Sandokan»

«”Di Sandokan ce n’è solo uno! Se Can Yaman avrà successo? E’ bravo ma sarà il pubblico a sentenziarlo”: a parlare è Kabir Bedi, volto per eccellenza dell’amato personaggio anche noto come ‘La Tigre della Malesia’», scrive su Twitter Ansa lanciando la notizia. Arriva la pronta risposta di Kabir Bedi, appena qualche ora dopo: l’attore ha retwittato Ansa dicendo la sua: «Non ho mai detto “Di Sandokan ce n’è uno solo” – specifica l’attore – Ho sempre voluto che Sandokan fosse rifatto con la tecnologia moderna. Sono sicuro che Can Yaman sarà un valido successore. Gli auguro di avere successo. Non vedo l’ora di vedere la nuova serie “Sandokan”». Kabir Bedi smentisce Ansa, dunque, e quella frase che non avrebbe mai detto parlando ai microfoni di “Live from Hollywood”.

Cosa ha detto Kabir Bedi su Can Yaman

In diretta streaming durante la trasmissione di Pascal Vicedomini Kabir Bedi ha risposto alle domande poste dal conduttore su cosa ne pensi del nuovo progetto e del nuovo Sandokan. Al minuto 31 circa si comincia a parlare della questione e l’attore esordisce dicendo che ha sempre pensato che Sandokan dovesse essere rifatto con le nuove tecnologie, «sarebbe bellissimo da vedere». Di Can Yaman dice esplicitamente che «è un bravo attore ma se la magia di Sandokan sarà riportata sullo schermo sarà il pubblico a stabilirlo». Parla del fatto che per ricreare quel successo non c’è una ricetta magica, che devono allinearsi una serie di fattori e che – qualora non ci si riuscisse – ci rimarrà sempre il vecchio Sandokan.

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