No, J.K. Rowling non è stata chiamata da Zelensky

L'autrice di Harry Potter è stata raggirata dai troll russi Vovan e Lexus, che già in passato avevano scherzato in maniera simile con altre celebrità

24/06/2022 di Redazione

Se leggerete in giro delle dichiarazioni su JK Rowling che valuta la possibilità di sostituire la cicatrice a forma di saetta di Harry Potter con il tridente ucraino, o ancora se leggerete che l’autrice ha detto che bisognerà assicurarsi che l’Ucraina abbia a disposizione tutti i mezzi possibili per difendersi quando Volodymyr Zelensky l’ha ringraziata per le donazioni della sua fondazione che verranno usati per acquistare delle armi, sappiate che il contesto in cui ciò è avvenuto ha a che fare soltanto con la post realtà. Due troll russi, Vovan e Lexus, che sono noti per aver ingannato altre celebrità sul tema dell’Ucraina, sono riusciti a spacciarsi per Zelensky e a contattare in una video-call con schermo oscurato la nota autrice. Il suo video è stato ripreso ed è stato pubblicato in rete. Ma, ovviamente, J.K. Rowling era completamente all’oscuro del tranello che le era stato teso.

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JK Rowling raggirata dai troll russi che hanno finto di essere Zelensky

Vovan e Lexus hanno finto di essere Zelensky molte volte, persino con personalità istituzionali e diplomatiche. Nel mirino era finito anche il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, ma ci sono state anche tante altre star del mondo dello spettacolo che sono state ingannate in questo modo. I loro “scherzi” – di cattivo gusto, vista la situazione in Ucraina e visto che, in qualche modo, questa tipologia di comicità è volta a esasperare la propaganda russa – venivano costantemente pubblicati su YouTube. A quel punto, nel mese di marzo, la piattaforma aveva deciso di rimuovere il loro canale, proprio in virtù delle varie misure contro la disinformazione di stampo russo che la piattaforma aveva deciso di adottare.

La cosa strana è che, nonostante la videochiamata in Zoom fosse priva di video, J.K. Rowling abbia continuato a rispondere, anche quando le parole che provenivano dall’altro lato dello schermo (le domande sull’orientamento sessuale di Albus Silente o quelle sullo scarso gradimento dei personaggi mezzosangue da parte del nazionalista popolo ucraino) sembravano evidentemente alterate. O comunque fuori contesto.

Foto IPP/Ace Pictures/zumapress – New York

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