Ivan Scalfarotto via Twitter su Renzi e Arabia Saudita, quel paese in cui nel migliore dei casi sarebbe in carcere perché gay

Ivan Scalfarotto, chiamato in causa su Twitter rispetto a quanto affermato da Renzi sull'Arabia Saudita culla di un nuovo Rinascimento, ha (politicamente) detto la sua

29/01/2021 di Ilaria Roncone

Della questione di Renzi in Arabia Saudita che definisce il paese «luogo ideale per un nuovo Rinascimento» e che esprime ammirazione per il principe Mohammad bin Salman se ne parla senza sosta da ieri. Renzi prende, parte, dice ciò che vuole per questioni di interesse e torna. Il risultato è che abbiamo un Renzi che – quando era politico – sosteneva i diritti civili e un Renzi – quello conferenziere – che elogia la grandezza di un paese in cui essere omosessuali comporta ancora punizioni come il carcere, la tortura e la pena di morte. Come può mai essere definito candidato a un nuovo Rinascimento?

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Ivan Scalfarotto Arabia Saudita: cosa pensa del parere di Renzi


Questa domanda l’ha posta Alberto Infelise, giornalista de La Stampa, a Ivan Scalfarotto, ex sottosegretario di Stato al Ministero degli Esteri che si è dimesso da poco vista la caduta del Conte Bis. Il giornalista ha sottolineato, menzionando il renziano Ivan Scalfarotto – dichiaratamente omosessuale -, che in Arabia Saudita essere gay è ancora oggi punibile con pene che possono comportare anche la morte. La risposta di Scalfarotto è tanto polemica quanto la domanda che gli è stata rivolta ed è data per punti: «Penso: che fare politica estera solo con paesi che non discriminano non sia fattibile, né aiuti; che fare questa domanda a me fa molto cliché: di gay si occupano i gay, giusto? È un problema nostro; che il suo tweet pare molto più interessato a Renzi che ai gay in Arabia».

Il punto su Renzi Arabia Saudita Rinascimento è uno solo

La precisa domanda del giornalista è degenerata in una polemica inutile. Non c’era l’intento di dire che i gay si devono occupare di gay né quello di affermare che non debbano esserci rapporti con i paesi che discriminano. Un conto è, però, avere rapporti e un conto è lusingare facendo affermazioni come quelle fatte da Matteo Renzi. Il tweet di Alberto Ingfelise era una palese provocazioni alla quale Scalfarotto non ha potuto evitare di rispondere, almeno lo Scalfarotto politico e renziano. Anche dopo questa disputa social finita in niente, la morale rimane la stessa: un uomo delle istituzioni di un paese civile non può definire l’Arabia Saudita una possibile culla per un nuovo Rinascimento per mille e uno motivi, dalla criminalizzazione dell’omosessualità alla questione Jamal Kashoggi passando per il trattamento riservato alle donne.

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