Intesa San Paolo: «Omnicanalità e customer journey sono le due tendenze da tenere ben presenti sui pagamenti digitali»

L'intervista a Raffaella Mastrofilippo, Head of Transactional Products and Payment Platforms di Intesa San Paolo

01/12/2023 di Gianmichele Laino

Nel corso della scorsa settimana, chi visita i canali social di Giornalettismo avrà notato tre sondaggi nelle stories. Abbiamo chiesto ai nostri lettori di rispondere a tre differenti sondaggi legati da un filo comune: i pagamenti. Abbiamo chiesto quale tipologia di pagamento digitale utilizzano quando effettuano un acquisto online, quale strumento usano per pagare nei negozi “fisici” e, infine, qual è il metodo di sicurezza preferito dagli italiani per operare online in sicurezza. I risultati di queste rilevazioni sono stati commentati da alcuni dei grandi protagonisti del Salone dei Pagamenti 2023 organizzato da ABI. Tra di loro, c’è anche Intesa San Paolo. 

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Intesa San Paolo e l’analisi delle tendenze dei pagamenti digitali

«È importante sempre in un concetto di omnicanalità – ha detto la dottoressa Raffaella Mastrofilippo, Head of Transactional Products and Payment Platforms di Intesa San Paolo -, sia chi paga sia chi accetta deve avere a disposizione e attivate tutte le forme di pagamento e tutti i canali, sia quelli tradizionali, sia quelli legati agli alternative payments». Dunque, bisogna aprirsi a più soluzioni, anche se c’è ancora uno zoccolo duro – tra gli utenti – che preferisce, per certi versi, sistemi di pagamento elettronici più tradizionali come le carte di credito e le carte di debito. Tuttavia, alcune recenti tendenze (e Intesa San Paolo ha presentato un anello per i pagamenti digitali che, oltre a essere un metodo efficace in sostituzione della carta, è anche un elemento di grande design) mostrano anche la ricerca, da parte degli utenti, di nuove e più moderne possibilità.

«L’uso dei pagamenti tramite carta sta crescendo. Gli italiani, in verità – spiega Mastrofilippo -, preferiscono le carte di debito. Ma stanno crescendo anche gli alternative payments o i meccanismi dove il cliente si trova più a suo agio per pagare. Si pensi al sistema degli ewallet che sono in crescita del 100% nell’ultimo periodo».

L’importante, in ogni caso, è operare sempre in sicurezza: «L’autenticazione a due fattori è un metodo efficace, insieme a tutti quelli che sono elementi di sicurezza che ci sono nelle transazioni online. Ma un altro aspetto fondamentale in ambito sicurezza è anche quello che noi, come Intesa, stiamo cercando di fare: guidare continuamente l’utente e dargli informazioni su come effettuare gli acquisti online e, in generale, rispetto all’operatività online».

Anche parlando di ultime tendenze si torna al concetto di omnicanalità. Conclude Mastrofilippo: «Bisogna poter pagare e accettare, sia sul canale fisico, sia sul canale online, quando le persone si trovano in mobilità. Ma poi c’è anche la customer journey: la costruzione di percorsi digitali per il cliente che, in autonomia, può acquistare la carta e attivarla dal divano di casa. E questo riguarda sia la parte consumer, quella dei privati, sia la parte delle aziende».

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