Quali sono gli investimenti digitali “sani” per i giovani italiani?

Il punto di vista di Marco Scioli, Chairman & Founder di StartingFinance, una realtà ormai consolidata che sta aggiungendo tocchi di freschezza al mondo della finanza italiana

29/11/2023 di Gianmichele Laino

Starting Finance è una delle realtà più attive nell’ambito della divulgazione e dell’educazione finanziaria in Italia. I suoi progetti hanno il compito di prendere in considerazione l’alfabetizzazione finanziaria delle nuove generazioni e di offrire loro anche dei suggerimenti su come acquisire competenze nell’ambito. Marco Scioli, chairman e founder di Starting Finance, ha parlato con noi di economia digitale, di consapevolezza delle nuove generazioni negli investimenti, di divulgazione sui media relativa a queste tematiche.

LEGGI ANCHE > L’importanza delle startup del digitale per i giovani italiani

L’educazione finanziaria (e digitale) secondo Marco Scioli

Per iniziare la nostra conversazione, gli abbiamo chiesto quale fosse l’innovazione digitale più incisiva nell’ambito degli investimenti. Ovviamente, Marco Scioli ha fatto riferimento a tutto ciò che, oggi, consente di realizzare complesse operazioni finanziarie in pochi click. Un bel passo in avanti rispetto alle abitudini del passato: «Sicuramente il fatto di iniziare a usare le nuove tecnologie, quindi tutto ciò che riguarda pagamenti e investimenti, da casa – spiega Scioli -. Se pensiamo rispetto a quello che era qualche anno fa per esempio il mercato finanziario, si andava fisicamente all’interno dei palazzi della Borsa e si scambiavano dei pezzi di carta».  

C’è un altro tema che bisogna affrontare quando si parla di investimenti. Quando si confrontano le realtà più “ingessate” e tradizionali con quelle particolarmente innovative si assiste a uno scollamento che ancora si fa fatica a colmare. Marco Scioli ritiene che il dialogo è ancora insufficiente: «Secondo me, ci si parla ancora troppo poco. Nel senso che dovrebbe migliorare ancor di più la comunicazione e le sinergie che si possono creare tra realtà un po’ più tradizionali e quelle un po’ più innovative». 

Anche perché l’interesse delle giovani generazioni è palese. Chiaramente ci sono delle responsabilità per chi fa educazione digitale nei loro confronti e realtà come Starting Finance possono essere fondamentali per orientare le scelte della GenZ in questo disordine informativo: «C’è sicuramente molto interesse tra i giovani. Noi lo vediamo tutti i giorni con i nostri contenuti quando parliamo di investimenti, di start-up, di nuove tecnologie, di innovazione, i giovani sentono proprio il fiuto per un qualcosa che può interessarli. Ovviamente poi bisogna stare attenti anche a come comunicare e cosa comunicare perché poi molto spesso si tende a spostare questo concetto di start-up e investimenti all’ok guadagno dei soldi facili su delle piattaforme».  

E allora è opportuno farsi le ossa, anche se si vuole costruire una propria startup. L’applicazione è sempre fondamentale, ma nulla insegna come l’esperienza sul campo: «Più che studio, più che percorso di formazione vero e proprio – dice Marco Scioli -, per me chi vuole fare start-up deve iniziare, deve sbagliare, deve partire e poi ovviamente imparare dagli errori e non reiterarli». Da questo punto di vista bisognerebbe trovare più spazio sui grandi media tradizionali che si occupano di economia e finanza. Perché le pagine dedicate alle nuove tecnologie, ai nuovi investimenti digitali, alle nuove forme di crescita del mercato sono ancora troppo poche: «Secondo me – conclude Scioli – non se ne parla abbastanza, perché l’economia digitale, l’innovazione hanno ancora degli spazi un po’ troppo ridotti. Tutti i giorni si dovrebbero trattare queste tematiche ovviamente al fianco di economia reale, tradizionale e tutto ciò che già oggi è presente nell’informazione italiana». 

Share this article
TAGS