Cosa vuol dire che le piattaforme del Siisl sono interoperabili

Il modello di interoperabilità è stato definito da alcune linee guida generali ed è stato assimilato, poi, dal decreto dell'8 agosto 2023

01/09/2023 di Gianmichele Laino

Si fa presto a dire Siisl. La piattaforma che rappresenta il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (che è entrata in funzione proprio il 1° settembre 2023) ha come obiettivo quello di individuare legami e connessioni tra agenzie che propongono posizioni lavorative aperte e cittadini che hanno diritto a un percorso di inclusione nel mondo del lavoro vista la loro particolare situazione economico e finanziaria. Una piattaforma di questo genere – che si avvale, ad esempio, anche del supporto dell’intelligenza artificiale per il match tra aventi diritto e proposte di lavoro – si trova a gestire una grande quantità di dati e, pertanto, deve rispettare delle precise linee guida sul concetto di interoperabilità.

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Interoperabilità dei dati, come si declina questo concetto a proposito di Siisl

Perché vengono trattati i dati sulla piattaforma Siisl e quali sono le necessità primarie che derivano dal trattamento di questi stessi dati: stiamo parlando delle necessità di riconoscimento e mantenimento del relativo beneficio economico previsto dall’accesso alle misure, del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni e, ovviamente, per consentire l’attivazione di percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa (o per ricercare autonomamente lavoro). I dati vengono trattati anche con finalità di analisi statistica. Questi obiettivi sono previsti all’interno del decreto dell’8 agosto 2023 con cui è stato avviato il percorso che ha portato al lancio della piattaforma Siisl.

Essendo piuttosto complesse queste attività, la piattaforma deve prevedere l’interoperabilità dei dati che risiedono in diversi punti: nel SIU (Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro) e in GePI (la piattaforma di gestione dei piani di inclusione sociale). Nel SIU, i servizi per il lavoro comunicano con l’ANPAL (l’Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro), con il Ministero del Lavoro e con l’Inps; questi ultimi due soggetti, insieme ai comuni, si interfacciano anche nella piattaforma GePI.

Le piattaforme coinvolte e i dati personali

L’articolo 5 del decreto di istituzione del Siisl prevede le modalità con cui questa interoperabilità avviene. I dati che vengono messi a disposizione sono: la lista dei beneficiari di SFL (Supporto per la Formazione e Lavoro) che hanno sottoscritto un patto di attivazione digitale, da convocare per il patto di servizio; le liste dei beneficiari dell’assegno di inclusione attivabili al lavoro; le comunicazioni relative ai casi di revoca o decadenza e termine del beneficio; la segnalazione di inadempienze e i provvedimenti sanzionatori; le offerte di formazione e le richieste di lavoro pervenute alla piattaforma SIISL o da enti accreditati/imprese; la dichiarazione di immediata disponibilità; i curricula inseriti dai beneficiari SFL, le job vacancy inserite dalle aziende.

L’accesso a questo importante quantitativo di dati personali che arriva da diverse “sotto-piattaforme” e da diversi enti è stato monitorato anche da un parere del Garante della Privacy, espresso il 3 agosto del 2023. In quella circostanza, il collegio ha espresso parere favorevole rispetto al meccanismo di funzionamento dell’intera piattaforma Siisl.


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