Il Manchester United fa appello alle piattaforme social dopo lo shitstorm razzista a Marcus Rashford

Le piattaforme devono provvedere quando i giocatori ricevono offese razziali in seguito a un match come nel caso degli insulti razzisti a Rashford

27/05/2021 di Ilaria Roncone

L’Europa League è terminata ieri sera con la vittoria del Villareal dopo una lunghissima serie di calci di rigore: 11 a 10 per la squadra spagnola e sconfitta all’ultimissimo del club inglese con conseguente delusione dei tifosi. Delusione che, come troppo spesso è successo negli ultimi mesi, è sfociata in «almeno 70 insulti razzisti sui miei social account finora» – ha scritto su Twitter dopo mezzanotte Marcus Rashford. L’attaccante – che ha giocato la partita fino all’ultimo – ha sottolineato cosa è successo sui suoi canali social appena dopo la sconfitta mettendo in evidenza un problema sistemico che è stato commentato anche dal Manchester United con un appello diretto alle piattaforme.

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Insulti razzisti Rashford: la segnalazione anche dal club del giocatore

Lo stesso Manchester United ha parlato dei «vergognosi insulti razzisti» ricevuti dai suoi giocatori online, arrivando a chiedere esplicitamente ai social di provvedere in tal senso. «Tutti al Manchester United sono disgustati dall’odio e dagli abusi online rivolti a Marcus e ad altri giocatori sui social media – ha fatto sapere un portavoce del club – Semplicemente non ci sono scuse e condanniamo fermamente il gesto».

Non manca nemmeno l’invito ai follower a segnalare qualsiasi atto discriminatorio di matrice razzista tramite manutd.com. L’attaccante del Manchester si è detto «maggiormente indignato» dal fatto che uno degli account che lo hanno bollato con epiteti razzisti appartenesse a un docente di matematica – come si legge nel thread del giocatore -. «Insegna ai bambini. E sa che può liberamente abusare razzialmente senza conseguenze», ha sottolineato Rashford, evidenziando come un comportamento del genere in rete potrebbe avere dei risvolti nella vita reale di una persona che, per mestiere, si occupa dell’educazione dei bambini.

Non è sicuramente la prima volta che viene sottoposto a un trattamento del genere, come ha sottolineato. E il Manchester United ha fatto sapere – come riporta BBC – che nel corso di questo mese ha registrato un aumento par al 350% di abusi nei confronti dei propri giocatori. Tra settembre 2019 e febbraio 2021 sono stati almeno 3.300 i post di insulto che nominano i giocatori della squadra.

L’esplicita richiesta alle piattaforme perché prendano provvedimenti

Il Manchester United ha rivolto una richiesta pubblica ai social: «Esortiamo le piattaforme dei social media e le autorità di regolamentazione a rafforzare le misure per prevenire questo comportamento disgustoso». Facebook, che ha provveduto subito una volta attenzionato, ha fatto sapere che «abbiamo rimosso rapidamente una serie di commenti e account per aver infranto le nostre regole» definendo «abominevole» l’accaduto.

Facebook ha anche fatto sapere che è in previsione il lancio di «un nuovo strumento che, una volta attivato, aiuterà a impedire a chiunque di vedere di nuovo messaggi come questo». In vista degli europei, quindi, anche Facebook e i suoi sembrano correre ai ripari come ha fatto TikTok e, del resto, Instagram ha già dato la possibilità di filtrare i DM volgari e offensivi da parte di persone sconosciute senza doverli leggere.

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