La Polizia Postale ci spiega la storia della TikToker da 731mila followers denunciata per «istigazione al suicidio»

Video condivisi da una 48enne segnalati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online

28/01/2021 di Enzo Boldi

Un storia che evidenzia quanto i social siano pericolosi. Non per la loro natura, ma per l’uso che ne fanno gli utenti. La vicenda dell’influencer denunciata per istigazione al suicidio è la rappresentazione di alcune derive che, inevitabilmente, coinvolgono anche i più giovani. E non per colpa (solo) dei giovani. In questo caso, infatti, la protagonista è una donna di 48 anni che, su TikTok ha 731mila followers. La maggior parte dei quali minorenni.

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Per capire meglio cosa è accaduto nelle ultime ore, abbiamo parlato con Alessandra Belardini, dirigenti della Polizia Postale: «La donna ha 48 anni ed è anche madre di una bambina. Ha condiviso sul suo seguitissimo canale TikTok (731mila followers) alcuni (quindi non solo uno, ndr) video che configurano il reato di istigazione al suicidio». Quei filmati sono stati segnalati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online che fa parte della Polizia Postale.

Influencer denunciata a Lentini: video con «istigazione al suicidio»

Non un solo video, ma alcuni video. Circa una ventina. Si tratta di filmati più o meno recenti, ma non troppo in là nel tempo. Immagini che sono diventati virali, attirando l’attenzione dei colleghi della dottoressa Belardini e dei suoi colleghi che, nella loro continua e costante opera di monitoraggio delle varie piattaforme online, si sono imbattuti nel profilo dell’influencer di Lentini (in provincia di Siracusa) ora denunciata. «Oggi TikTok è molto usata tra i giovani e, come tutte e piattaforme social, non deve essere demonizzata. Spesso si fa riferimento ai giovani, ma questo caso mostra come un adulto possa utilizzare questi social in modo sbagliato, dando il cattivo esempio ai più piccoli».

 

Il lavoro e le indagini della Polizia Postale

La dottoressa Belardini ci ha spiegato come alla Polizia Postale non sia arrivata alcuna segnalazione da parte degli utenti e che quei filmati siano stati attenzionati a causa della loro viralità: «Noi della Polizia dobbiamo essere garanti dei cittadini e controllare i contenuti illeciti. Chi gestisce i social, invece, deve cambiare la propria policy. In molti frangenti TikTok sta collaborando con noi per cancellare quei contenuti emulativi per i più giovani». Una collaborazione attiva che, però, sembra essere lenta da parte di TikTok. In questo caso, facendo la summa delle dichiarazioni della dottoressa Belardini, la Polizia Postale ha scandagliato prima (e meglio) i contenuti condivisi sul social.

(foto di copertina e video da Polizia di Stato)

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