Perché gli influencer cinesi del live-streaming sono nel mirino di Xi Jinping

Gli influencer cinesi che sponsorizzano online prodotti ai loro fan sono obiettivi della campagna di Xi Jinping per la 'prosperità comune'

30/12/2021 di Giorgia Giangrande

Gli influencer cinesi – per il loro sponsorizzare online prodotti ai loro followers – sono diventati oggetto di discussione in Cina, in particolare da parte del presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping che, nel suo programma sulla prosperità comune da raggiungere entro il 2050, intende regolare anche il comportamento dei live-streamer.

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Cosa c’entrano gli influencer cinesi con la prosperità comune di Xi Jinping

«Prosperità comune» è il nuovo slogan-manifesto della politica economica cinese presentata dal presidente Xi Jinping la scorsa estate, che l’ha definita come «un requisito essenziale del socialismo e una caratteristica importante della modernizzazione di tipo cinese». In sintesi: prosperità comune è redistribuzione della ricchezza. Da qui, il collegamento con gli influencer live-streamer cinesi la cui attività – come racconta il Washington Post – è «tra i più vividi esempi di industrie che succhiano sangue dall’economia reale». A tal proposito, la scorsa settimana la celebrità di internet Viya ha ricevuto una multa di 210 milioni di dollari per aver evaso le tasse e – per il Quotidiano del Popolo – questa multa dovrebbe servire come «campanello d’allarme» per tutti gli altri, perché «non importa quanto sei famoso o popolare, se evadi le tasse non puoi evitare la sanzione».

La live-streamer Viya, nota per i suoi sconti e la capacità di vendere qualsiasi cosa, l’anno scorso ha venduto il lancio di un razzo, ospitato da una società aerospaziale cinese, per circa 5,6 milioni di dollari ed è riuscita ad aggregare un pubblico di più di 37 milioni in un mese. L’attenzione a far comprare il più possibile alla gente, però, è in contrasto con la campagna per la prosperità comune di Xi Jinping, che invita a ridistribuire la ricchezza e a promuovere la sostenibilità. L’iperconsumismo e l’ostentazione della ricchezza sono scoraggiati.

«A causa di scappatoie normative, il live-streaming è diventato un paradiso fiscale per molti negli ultimi anni», ha detto Zhang Yi, amministratore delegato di una società di consulenza con sede a Shenzhen. «Il governo doveva far capire che nessuno è al di sopra della legge, anche personaggi pubblici di spicco come Viya». La punizione nei confronti dell’influenzar, però, non si è fermata alla multa: Viya è scomparsa dalla vista pubblica, la sua pagina sul social network Weibo e i suoi account di Taobao e Douyin sono stati cancellati. E tra i fan e colleghi c’è chi sostiene che oggigiorno è molto più pericoloso diventare un influencer, «perché quando il Governo ha bisogno di trovare qualcuno da reprimere, da punire, sono più facilmente presi di mira».

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