Come gli streamer di Twich hanno reagito ai leak sui loro guadagni

I dati su quanto la piattaforma versasse ai vari contributors erano stati diffusi nell'ambito della piuù vasta fuga di dati su Twitch

08/10/2021 di Redazione

La Gen Z che utilizza Twitch si troverà un po’ spiazzata di fronte a una citazione di Top of the Pops, ma è opportuno che anche i ragazzi che vi appartengono, in fondo, si facciano una cultura in materia. Quindi andate a cercarvi le meravigliose atmosfere del sabato pomeriggio che creava la trasmissione che proponeva le classifiche delle hit musicali del momento e poi ne riparliamo. Comunque, quello che sta succedendo al momento sulla piattaforma assomiglia davvero a una sorta di Top of the Pops, una classifica degli streamer che guadagnano di più su Twitch e che hanno trovato questo modo un tantino autoreferenziale di scongiurare i timori sulla fuga di dati personali che ha investito la piattaforma nel corso di questa settimana, da quando un hacker anonimo ha diffuso su 4chan non solo i dati di diversi utenti di Twitch, non solo il codice sorgente della piattaforma, non solo leaks interni sulle novità che Twitch avrebbe proposto ai suoi utenti, ma anche i guadagni dei vari streamer sulla piattaforma a partire dal 2019. 

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Fuga di dati su Twitch, come hanno reagito gli streamer

La classifica degli streamer più pagati su Twitch (risulta, dai leaks che sono stati pubblicati, che i primi 81 streamer al mondo abbiano guadagnato dal milione di dollari in su a partire dal 2019) sono diventati un grande argomento di conversazione, una sorta di meme. Così, dopo che il top streamer Ludwig Ahgren (al numero sei della classifica degli streamer più pagati secondo l’hacker) ha pubblicato un contenuto intitolato NUMBA 6 BEGS FOR PRIMES, scherzando sulla propria posizione in classifica, Twitch si sta popolando di contenuti che vedono interazioni e scambi di opinioni tra i vari top streamer che, ormai, sono identificati con il numero della loro posizione in classifica in base ai guadagni ottenuti dalla piattaforma.

Molti utenti hanno confermato la correttezza dei dati diffusi da questa fuga di informazioni. Del resto, si tratta di cifre abbastanza facilmente calcolabili: ogni abbonamento ha il valore di 5 dollari che, al 50%, Twitch tiene per sé. Poi, ovviamente, ci sono anche le cosiddette mance, che ogni utente ha la possibilità di elargire ai suoi creators preferiti. Ma il calcolo, grosso modo, si può evincere dal numero di abbonati a ciascun canale. Quello che sorprende è che la fuga di dati su Twitch – confermata anche dalla stessa piattaforma – sia stata quasi l’occasione per proporre nuove sfide nella community virtuale degli streamer di Twitch. Altro che denunce e violazioni della privacy: c’è chi ha trovato l’occasione per farci delle dirette.

C’è spazio anche per qualche polemica

In ogni caso, proprio per non farci mancare niente, qualche streamer finito un po’ troppo in basso nella classifica ha tenuto a sottolineare che la maggior parte dei suoi proventi, in realtà, deriva da partnership e collaborazioni pubblicitarie o editoriali all’esterno della piattaforma. E, ovviamente, non poteva mancare la polemica: si è scoperto quanto guadagna lo streamer socialista democratico Hasan Piker, che usa Twitch per parlare alla sua community di 1,5 milioni di persone di notizie e di approfondimenti politici. Visto che il suo nome compariva molto in alto nella lista dei ricavi è stato tacciato di ipocrisia. Capite perché il vero socialismo non può avere spazio sui social, primario strumento del capitalismo?

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