Il Garante della Privacy blocca l’app “Mitiga” (già usata per l’accesso alla finale di Coppa Italia)

Nei prossimi giorni l'utilizzo di quella applicazione potrebbe essere esteso anche per altri eventi, ma l'Autorità sottolinea - nuovamente - come non ci siano basi giuridiche adeguate per il trattamento di quei dati

04/06/2021 di Enzo Boldi

Il Garante per la protezione dei dati personali sta cercando di dirlo, a ripetizione, in tutte le lingue: qualsiasi applicazione – anche quelle scelte dal governo e dallo Stato Italiano – che servono e serviranno per l’accesso a luoghi (pubblici e/o privati) e che contengono dati sanitari (come l’avvenuta vaccinazione, l’esito di un tampone per diagnosticare l’infezione da Sars-CoV-2 o l’aver superato la Covid-19) deve essere preceduta da una legislazione ad hoc sulla gestione dei dati personali sanitari dei cittadini. Come già accaduto in passato – il caso Campania è solo l’ultimo dei tanti – l’Autorità Garante della Privacy si è trovata costretta a intervenire anche su un’app già utilizzata in Italia lo scorso 19 maggio, in occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta disputata al Mapei Stadium di Reggio Emilia. E ora l’app Mitiga è stata (temporaneamente) bloccata.

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L’ultima disposizione del Garante parla abbastanza chiaro, imponendo il «blocco provvisorio dei trattamenti dei dati personali nei confronti della Società che gestisce l’app “Mitiga Italia”. L’app era stata utilizzata per la prima volta il 19 maggio scorso per consentire l’ingresso alla finale di Coppa Italia degli spettatori in possesso di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o lo stato di negatività dal Covid-19».

Mitiga, l’app per l’accesso agli eventi bloccata dal Garante della Privacy

Quali sono i motivi alla base di questa decisione? La risposta è in un altro passaggio della disposizione pubblicata oggi, venerdì 4 giugno, sul sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali. Si parla di passaggi futuri e futuribili e di idee che, ben presto, potrebbero diventare una realtà molto diffusa. Per questo è necessario – ancora una volta – tornare a ribadire la necessità di una normativa ad hoc sull’uso dei dati sanitari personali: «La misura si è resa necessaria essendo emersa la possibilità che l’app, nei prossimi giorni, potesse essere utilizzata per governare l’accesso a altri eventi e spettacoli o altre iniziative sportive».

Manca (ancora) la legge sul trattamento dei dati sanitari e le app

Un concetto ribadito, per l’ennesima volta: «Non esiste al momento una valida base giuridica per il trattamento di dati, anche particolarmente delicati come quelli di natura sanitaria, effettuato mediante l’app e finalizzato ad accertare la situazione “Covid free” di quanti partecipino ad avvenimenti sportivi nonché ad altre manifestazioni pubbliche o accedano a locali aperti al pubblico». Il blocco dell’app Mitiga – attraverso le indicazione inviate alla società che gestisce l’applicazione – è temporaneo, ma immediato. In attesa della definizione, da parte del Garante, dell’istruttoria avviata.

(foto: da sito ufficiale Mitiga Italia)

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