Depop, la start up italiana che ha sdoganato il second hand, vale 1,6 miliardi di dollari

Il valore attuale di Depop, piattaforma che ha basato il suo successo sul second hand, dimostra quanto si possa guadagnare facendo attenzione all'ambiente

03/06/2021 di Ilaria Roncone

La storia di Depop rientra di diritto nell’ampia gamma di eccellenze italiane che hanno raggiunto la vetta del successo. Nata nel 2011 come un social network in cui comprare articoli, ben presto si è trasformata in un’applicazione per vendere e comprare online e ha dato vita a un mercato mondiale che è partito da Treviso e che si è espanso fino ad arrivare a New York. La start up italiana che nel 2012 ha spostato la sua sede centrale a Londra – dove si trova tutt’ora -. La notizia di oggi è che Etsy, sito web dedicato all’e-commerce e alla vendita di prodotti artigianali e vintage, ha acquistato Depop pagandola 1,6 miliardi di dollari, cifra che – se comparata ad altri investimenti simili fatti in passato – segna un vero e proprio record.

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L’app italiana che vale 1,6 miliardi di dollari per puntare alla generazione Z

L’Amazon dell’artigianato, Etsy, ha visto un potenziale immenso in Depop. Dalla start up è nata un’applicazione a metà tra un social network e un sito di e commerce, appunto, che permette di comprare e vendere oggetti di ogni tipo basandosi su ricerche personalizzate e trovando venditori affidabili grazie alla community che si è creata nel tempo. Community che, come abbiamo già specificato, è dislocata in tutto il mondo ma vede la maggior parte degli utenti localizzati tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

Le ragioni che stanno dietro l’acquisizione da parte di Etsy vanno ricercate nei consumatori del futuro: la gen Z. I numeri di Depop sono alti: 4 milioni di acquirenti, 2 milioni di venditori e oltre un miliardi di articoli venduti che l’hanno resa la decima piattaforma di e commerce tra i consumatori del futuro negli Usa, quella generazione Z che ha tra i propri valori la massima attenzione per l’ambiente e il compiere, nel quotidiano, azioni che possano .

Quella normalizzazione del second hand di cui abbiamo bisogno

Uno dei grandissimi meriti di Depop è la ragione per cui oggi, in un mondo in cui c’è bisogno della massima attenzione per l’ambiente e i giovani lo hanno capito, il valore della start up italiana è alle stelle. Il futuro della moda è nell’usato e a confermarlo sono anche i dati del Circular Fashion Report 2020: il valore potenziale del mercato second hand è di 5 miliardi di dollari, ovvero il 63% in più rispetto all’industria di quella che è la moda come l’abbiamo sempre conosciuta finora (comrpeso il fast fashion). La moda circolare – quella che porta a dare nuova vita a vestiti, accessori e oggetti che non utilizziamo più e che stanno a prendere polvere nei nostri armadi per anni – sta diventando la normalità e l’economia si adegua.

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