Conte ha cambiato idea, ad agosto 2018 aveva detto che per lui era l’unico giro

30/12/2019 di Redazione

Ci sono mestieri che hanno una durata eccessiva. Altri che sono a tempo determinato e che logorano comunque per l’impegno richiesto. Tra questi c’è senz’altro quello del presidente del Consiglio. Per questo, forse, un anno e mezzo fa, Giuseppe Conte aveva pensato di chiudere la sua esperienza politica dopo il primo governo con M5S e Lega.

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Giuseppe Conte non rinuncia alla politica

In un’intervista rilasciata a Tommaso Labate del Corriere della Sera, Giuseppe Conte – era il 31 agosto del 2018, a meno di 100 giorni dal suo insediamento – aveva detto che questa sua esperienza sarebbe stata di un unico giro. «Io sto avendo l’opportunità e la fortuna di servire il paese da presidente del Consiglio – aveva dichiarato -. Ma questo è il mio unico giro. Poi non cercherò candidature o altro, tornerò serenamente al mio lavoro».

Questa circostanza aveva vacillato già in occasione del passaggio dal Conte 1 al Conte 2. Il presidente del Consiglio, infatti, aveva accettato di guidare un esecutivo con una maggioranza diversa, formata questa volta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e LeU. Tuttavia, la sua scelta rientrava nell’ambito di una continuità istituzionale garantita dalla persistenza della legislatura e dal fatto che le elezioni erano state scongiurate.

Le parole di Giuseppe Conte sulla sua esperienza in politica

Oggi, invece, Giuseppe Conte fa capire che il suo futuro politico continuerà anche dopo la sua esperienza come presidente del Consiglio. Conte, infatti, ha fatto sapere che non si ritirerà a coltivare il suo giardino come Cincinnato, personaggio romano d’età repubblicana che aveva scelto la strada del disimpegno dopo la carriera politica. «Non mi vedo novello Cincinnato che mi ritraggo e mi disinteresso della politica – ha detto il presidente del Consiglio -. Ma la politica non è solo fondare un partito o fare il leader di partito o fare competizioni elettorali. Ci sono mille modi per partecipare alla vita politica e dare un contributo al proprio paese»

Anche se la formazione di un nuovo partito è stata smentita, è curioso che le voci sulla nuova formazione politica siano aumentate in concomitanza con questa dichiarazione di fine anno del presidente del Consiglio. In ogni caso, una direzione completamente opposta rispetto a quella che sembrava tracciata solo ad agosto 2018.

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