Giovanni Malagò e le mancate Olimpiadi a Roma: «Trattammo con dei bambini»

Il binomio Milano-Cortina si è rivelato un successo e Giovanni Malagò può appuntarsi la spilla delle Olimpiadi invernali 2026. La vittoria delle città del Nord Italia ha riacceso le polemiche sulla mancata candidatura romana per le Olimpiadi del 2024, e sulla lunga diatriba tra il presidente del Coni e la sindaca della capitale Virginia Raggi.

Giovanni Malagò e le mancate Olimpiadi a Roma: «Trattammo con dei bambini»

Il No di Roma per le Olimpiadi 2024 viene ricordato da Giovanni Malagò come uno dei momenti più difficili della sua carriera con il Cio. In quell’occasione il presidente del Coni, spiega a La Repubblica, ha capito di aver perso «un blocco di possibili elettori». Tutti lo ricordano: alla fine la spuntò Virginia Raggi sostenendo che una candidatura alle Olimpiadi del 2024 sarebbe coincisa con il definitivo fallimento della città di Roma. Priorità che Giovanni Malagò dice  essere «rimaste tali, forse peggiorate». Una decisione difficile che si è trascinata con sé diverse polemiche, ritornate in auge con il successo ottenuto per le olimpiadi invernali del 2026. Malagò ricorda di aver continuato a dire di lasciare «aperta una porta per i Giochi, magari succederà qualcosa che farà cambiare una posizione puramente ideologica», ma servì a poco. «Sembrava di trattare con quei bambini che dicono “non mi piace perché me lo ha detto papà”». Per Roma «avevamo tutto» continua Malagò tracciando una linea di differenza tra la Capitale e Torino, altra città che non voleva presentarsi con altre ma che ha ottenuto le Atp Finals.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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