Con l’ex consigliere di Trump che cita un pezzo di Capezzone, abbiamo chiuso il cerchio

George Papadopoulos ha twittato: «Tutte le strade portano a Roma»

07/01/2021 di Gianmichele Laino

Altro punto messo a referto per i trumpers di casa nostra che, a quanto pare, sono anche abbastanza orgogliosi di quanto accaduto. Con molta soddisfazione, infatti, La Verità ha dato risalto al fatto che l’ex consigliere di Donald Trump, George Papadopoulos, che è stato coinvolto nel Russiagate, nelle ultime ore ha retwittato un articolo a firma di Daniele Capezzone che si inserisce nel solco di quello che vi avevamo raccontato ieri, ovvero alla notizia – che, lo ripetiamo a scanso di equivoci, non ha alcuna conferma – della partecipazione dell’ambasciata statunitense a Roma (quella in via Veneto) nella vittoria elettorale di Joe Biden contro Donald Trump.

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George Papadopoulos e la citazione de La Verità

Nella giornata di ieri, prima che scoppiasse il caos totale a Capitol Hill, infatti, era diventato virale (in Italia, ma non solo) l’hashtag #ItalyDidIt, che accompagnava i tweet che descrivevano proprio questo presunto complotto. George Papadopoulos non ha fatto altro che riprendere un pezzo de La Verità di inizio dicembre in cui Daniele Capezzone dava conto di quello che sostenevano alcuni legali vicini a Trump, ovvero che «ci fosse una manina italiana» dietro la vittoria di Joe Biden.

Papadopoulos ha ripreso fieramente l’articolo de La Verità, scrivendo: «L’articolo sottolinea le operazioni realizzate a Roma, in complicità con il contractor della Difesa italiana, ovvero Leonardo».

Qualche minuto prima, invece, aveva twittato un più criptico «tutte le strade portano a Roma». George Papadopoulos si era dichiarato colpevole, nel 2017, di aver reso false dichiarazioni all’FBI sui suoi contatti con la Russia in occasione della campagna elettorale di Trump dell’anno precedente. L’endorsement di Papadopoulos a La Verità, in realtà, non deve sorprendere, dal momento che la tesi del complotto – al centro del suo libro Deep State Target – è sempre stata quella che ha portato avanti l’ex consigliere del presidente uscente degli Stati Uniti.

«La tesi della campagna Trump è quella che La Verità – si legge nell’articolo del quotidiano diretto da Belpietro che dà conto dell’illustre retweet – ha sostenuto da tempo: la convinzione che nella presunta manipolazione elettorale, sia stato coinvolto un official dell’ambasciata Usa di via Veneto». Dal giornalismo italiano è tutto, linea allo studio.

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