Mark Zuckerberg comunica che Facebook blocca Trump a tempo indeterminato

Il fondatore di Facebook ha comunicato la decisione di protrarre il blocco dell'account di Trump su Facebook e Instagram per almeno due settimane

07/01/2021 di Ilaria Roncone

Facebook blocca Trump a tempo indeterminato e a comunicarlo è Mark Zuckerberg in persona proprio tramite il suo social. Il fondatore di Facebook comunica la decisione alla fine di un lungo post in cui spiega cosa ha portato a questo epilogo: «Crediamo che i rischi che comporta lasciare al presidente la possibilità di continuare ad utilizzare il nostro servizio siano semplicemente troppo grandi. Conseguentemente abbiamo deciso si estendere il blocco al suo account Facebook e al suo account Instagram per almeno a tempo indeterminato e per almeno due settimane finché il passaggio di potere pacifico non sarà completato».

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Facebook blocca Trump a tempo indeterminato

Alcuni ex colleghi di Zuckerberg e la rete in generale hanno rimproverato a lui e al suo social – così come a Twitter – il fatto di non aver compiuto questo gesto prima che si svolgessero gli eventi di ieri sera. Quando accaduto, infatti, è frutto di mesi e mesi di utilizzo da parte di Donald Trump dei suoi account social alimentando teorie complottiste prove di fondamento sulle elezioni rubate. Tutto questo ha mosso la folla che è entrata nel Campidoglio portandoci a contare, in un momento storico delicatissimo, ulteriori morti.

«Gli scioccanti eventi delle ultime 24 ore provano quello che Trump vuole fare»

Così inizia il post di Zuckerberg, sottolineando che Trump vuole utilizzare il tempo che gli rimane a disposizione prima di lasciare la Casa Bianca per minare alla transizione pacifica di potere a Joe Biden. In particolare, spiega il fondatore di Facebook, «la sua decisione di perdonare invece di condannare le azioni dei suoi sostenitori al Campidoglio ha, a giusta ragione, dato fastidio ai cittadini statunitensi e alle persone di tutto il mondo. Abbiamo rimosso quel contenuto ritenendo che avrebbe provocato ulteriore violenza».

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