Genovese: chi erano realmente i suoi amici stupefacenti?

Chi sono e chi erano gli amici più legati a Alberto Genovese e che ruolo hanno nel caso?

14/12/2020 di Gabriele Parpiglia

Ammettiamolo: ad oggi l’unico che ha messo la faccia nel caso Alberto Genovese è stato Daniele Leali. Non abbiamo ben capito il motivo di cotanta esposizione mediatica che, a nostro avviso, bene non fa a chi è indagato in un procedimento che potrebbe sfociare in altre indagini e in altri avvisi di garanzia; ma Leali è l’unico che viene opzionato come braccio destro, solo e unico di Genovese. Ma siamo sicuri che “il gruppo”, così come lo ha definito il Corriere della sera, che riceveva le foto dal cellulare di Genovese delle sue imprese, che festeggiava da anni con lui, fosse composto dal solo Leali?

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La risposta è assolutamente no. Noi di “Giornalettismo” stiamo seguendo la linea della vita di Alberto e possiamo affermare con sicurezza che da un lato Leali è uno dei più cari amici di Genovese (innegabile), ma attenzione: non è di certo Leali che ha introdotto Genovese nel mondo della notte, dello sballo, del divertimento, del Burning Man (Festival a base di sesso, droga e poco Rock’n roll). Genovese in quel mondo già c’era e la figura di Daniele Leali è entrata dopo. E allora da chi era composto il gruppo stupefacente che adorava il Dio Genovese?

Seguendo la pista social e non solo, sono quattro i nomi che saltano fuori, nessuno può smentire perché abbiamo acquisito materiale fotografico che delinea la fascia temporale e l’esserci dei “Boys” nella vita piena di “Sentimento” di Genovese. Iniziamo da Jo Romeo. Le immagini con il ragazzo che sta per diventare papà, come lui stesso ci ha scritto, sono infinite e Leali non appare mai. E Romeo che se la spassa con Genovese al “Burning man”. Quando lo abbiamo contattato lui ci ha scritto testuali parole: «Vorrei rimanere fuori da questa storia. Sto diventando padre. Sto aprendo un altro Beach Club come tu sai visto che siamo entrambi di Reggio Calabria (non sapevo nulla perché manco dalla mia città da dodici anni, n.d.r.). Sono amico di Alberto ma da ottobre 2019 per mia scelta di vita ho smesso di frequentarlo perché c’era troppa droga in giro. L’ultima volta che sono stato in quella casa era il 29 maggio scorso per il suo compleanno. Solo per rispetto perché con un imprenditore del genere non chiudi di botto (qui cade in contraddizione, ndr). Non voglio essere coinvolto in questa storia per rispetto della mia compagna. Penso a mia figlia e lascio che la magistratura faccia il suo corso».

E noi ripetiamo all’imprenditore Jo Romeo che la magistratura farà il suo corso. Stessa cosa proviamo a fare con Carlo Alberto Aldrovandi su Instagram per tutti WJ_Charlie. Anche Aldrovandi come Romeo non se la passa male. Ieri vi abbiamo parlato delle info che ci sono arrivate su una presunta fuga di Genovese in Messico e indovinate che interessi economici ha il giovane Aldrovandi a Tulum? Affitta ville. Una casualità vero? Per noi no. Ne ha di ogni tipo. Ville che nella descrizione ricordano per gusti e scelta, le stesse ville che Genovese affittava a Ibiza o Formentera. Aldrovandi al telefono ci risponde così

Buongiorno, sono Gabriele Parpiglia, la disturbo?
“Sì, sto mangiando”.
La posso chiamare dopo per parlare del caso Genovese?
Telefono sbattuto in faccia.
Sul suo profilo si localizza nella “casa” di “Pablo Escobar” a Tulum, poi una vita in vacanza tra Mykonos, Ibiza e Formentera ma come per magia le fotografie con Genovese sono svanite. Il ragazzo però cade in piedi. Lavora in giro per il mondo, insomma non gli gira male dalle immagini che mostra, pur essendo molto giovane. Genovese, però lo fa svanire dalla sua vita.

E veniamo alla figura forse chiave del giro di Genovese: Alessandro Paghini. Quando lo abbiamo contattato, uno dei primi insieme con Aldrovandi e Romeo, lui ci ha risposto. «Al momento non ritengo opportuno rilasciare dichiarazioni». Indagando nel suo passato abbiamo scoperto un’indagine a suo carico dopo la denuncia dell’ex fidanzata perché colpevole di aver messo un video hot online, ma quando lo chiediamo a lui stesso, ci dice: “Sono stato assolto”. Noi ci fidiamo ma se l’ex fidanzata, anche in forma anonima, volesse confermare quanto sostenuto, avremmo una prova in più.

Paghini, per quattro anni è stato l’ombra di Genovese. Forse più di Leali. Fino a quando la scorsa estate Alberto lo ha “cacciato” dalla sua vita. I fatti eccoli raccontati: dopo Ibiza (e il caos che abbiamo raccontato, ndr) Genovese se ne va a Formentera. Prende una villa e affitta una casa dove avrebbe sistemato il fido Paghini e Leali con la fidanzata, questi ultimi due però a Formentera lavoravano notte e giorno al “Tipic”. Paghini, invece era al servizio di Genovese e aveva un ottimo rapporto con Sarah Borruso. Una sera sarebbe scoppiato il caos. Esattamente la sera prima che Paghini lasciasse la casa in coabitazione con Leali e Fidanzata per trasferirsi nella villa di Alberto.

Quella sera a Formentera organizzano una cena. Ma Alberto all’ultimo decide di non andare. Sarah, invece, litiga con il fidanzato ed esce. A cena c’è un amico di Paghini che piace alla Borruso, almeno così risulta dalle nostre info. E quel ragazzo avrebbe fatto breccia, per una sera, nel cuore di Sarah. Peccato che Leali e la fidanzata avrebbero scoperto tutto. In un primo momento per non scatenare l’ira di Dio Genovese, decidono di non dire nulla. Ma la pace regna solo alcuni giorni. Perché durante una discussione, una notte tra musica e sballo, Genovese viene a sapere di essere cornuto! E indovinate contro chi scaglia la sua rabbia?

Con la fidanzata direte voi, assolutamente no. Con Paghini reo di aver portato il ragazzo e non aver saputo gestire la situazione. Quest’ultimo viene cacciato di casa e spedito in Italia. Paghini, non si da pace. Le prova tutte per riconquistare l’amicizia di Alberto. A chi chiedeva spiegazioni, rispondeva: “E’ successo un casino”. La sera della rissa, chi c’era, la descrive come: “Il panico il manicomio con un Genovese ingestibile”. Paghini, comunque se ne va e divide le sue vacanze tra Rimini, Forte dei Marmi, ma niente più Genovese. Però è disperato perché per “quattro anni” dice lui stesso: “Mi sono spaccato il culo per lui, ho fatto tutto sempre per lui”. Inoltre rivendica un diritto: racconta che Genovese stava per prendersi la Ferrari brandizzata “Sentimento” e che aveva promesso al suo migliore amico, di fargliela usare quando lui non c’era. Niente da fare! Genovese, aveva deciso.

Ma se Romeo fa l’imprenditore e apre locali, Aldrovandi affitta ville nel mondo, Paghini, con casa in zona Moscova, era mantenuto, per sua stessa ammissione, da Genovese per quattro anni; Leali che faceva? Alla luce di quanto scoperto, Leali aveva uno stipendio di duemila euro per far serata “pierre & comunicazione” a “Prima cafè” più la colazione e i pranzi pagati. Il contratto però Genovese lo aveva voluto far fare a Prima Assicurazioni e non ai soci gestori del locale. Insomma aveva dato il contentino a Leali. Alla luce di questo mondo c’è un altro particolare. Mentre i primi tre facevano una vita agiata con abiti costosi e case in centro, a Milano… Leali invece arrancava anche economicamente. Per questo motivo siamo sicuri che l’indagine, il caso Genovese, sarà uno tsunami che non investirà solo Leali e Sarah Borruso attualmente gli unici indagati. Il tempo ci darà ragione o torto… In questo ballar di nomi ci sono altre due figure che non passano inosservate. Uno è sempre un “modellaro” tra i più famosi a Milamo, l’altro in codice si fa chiamare “Dubai”. Anche loro c’entrano con il caso Genovese… anche qui tempo al tempo.

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