L’uomo a cui hanno rubato l’identità sul web e che ora non può comprare neanche una macchina

Con i suoi dati personali sono state commesse diverse scorrettezze, di cui lui era all'oscuro: il problema del furto di dati personali in rete

03/10/2022 di Redazione

Bisognerà convivere con questa possibilità. E soprattutto con una domanda: quando parliamo di identità, dobbiamo far fede a quanto – di noi – viene scritto sul web, a quanto di noi viene utilizzato, magari, sul web, o dobbiamo, invece, prestare attenzione a quello che facciamo realmente? In un mondo ideale, l’ultima alternativa sarebbe scontata. Ma oggi, invece, è molto più importante il nostro trascorso digitale. Abbiamo provato a sottolinearlo più volte e a sensibilizzarvi su questo argomento e il caso di un giovane informatico di Torino che ha subito un furto d’identità via web può esserci d’aiuto anche questa volta. Repubblica ha raccontato la sua storia: con i suoi dati, con il suo nome e il suo cognome, sono stati contratti debiti, sono state acquistate delle prestazioni che non sono mai state pagate, sono state ottenute delle multe che non sono mai state saldate. E adesso l’uomo sconta questa fuga d’identità digitale nella maniera peggiore possibile.

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Furto d’identità via web: tutte le azioni che l’informatico torinese non può fare

La storia, a quanto pare, va avanti da due anni e mezzo. Il primo problema potrebbe essere stato la violazione di una delle password che utilizzava nel 2020. L’uomo, infatti, si era reso conto di questo problema a partire da una raccolta fondi – organizzata a suo nome – di cui lui non sapeva assolutamente niente. Approfondendo il caso, scoprì che anche la sua carta d’identità – o meglio, i dati in essa contenuti – era stata violata. Da qui, il vaso di Pandora. Iniziarono ad arrivare le multe per infrazioni mai commesse, noleggi di auto non pagate e così via. Con la conseguenza che i dati personali dell’uomo – in fuga nei meandri del web – iniziano a essere inseriti anche in database pubblici, accompagnati dalla segnalazione di tutte quelle infrazioni e di tutti quei debiti. Ora, a causa di quella circostanza, se l’uomo volesse comprare una macchina, non potrebbe farlo viste tutte queste pendenze. Addirittura, ci sarebbe una indagine contro di lui, scaturita da un controllo dei carabinieri: ma l’uomo non sa nemmeno di che cosa è accusato.

L’importanza dell’igiene digitale

La sicurezza dei dati personali è fondamentale, nell’epoca del digitale. È impossibile non prendere in considerazione tutte le circostanze in cui noi ci sottoponiamo, pressoché quotidianamente, all’esposizione del nostro nome, del nostro cognome e del nostro indirizzo mail. Ma anche del nostro codice fiscale e di tutta una serie di dati finanziari. Basta una piccola disattenzione per vedersi rubare questi elementi, perché possano essere utilizzati, perché si possano compiere le azioni più disparate. Le numerose fughe di dati personali di cui sono state bersaglio negli ultimi anni aziende private e istituzioni pubbliche non fanno altro che aggravare il quadro della situazione. Per questo, al di là delle politiche istituzionali sulla sicurezza informatica, sarebbe comunque opportuno partire dalla propria igiene digitale e dal proprio caso specifico: limitare per quanto possibile la condivisione di dati personali, utilizzare password sicure e limitare l’accesso a reti internet pubbliche. Potrebbe non bastare, ma è sicuramente un primo passo.

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