La comunicazione ninja di NordPass che sfrutta il siparietto della presunta password di Gasparri in diretta tv

Un post su Linkedin prende in giro l'ex ministro italiano per farsi pubblicità, ma non prende in considerazione la sua smentita

29/07/2022 di Redazione

NordPass ha deciso di cogliere la palla al balzo per fare un’operazione simpatia sui suoi canali social e promuovere i suoi servizi a partire da un siparietto che molto ci dice dell’igiene digitale degli italiani (a prescindere da chi sia l’effettivo proprietario del tablet). Vi ricordate il caso di Maurizio Gasparri, andato in diretta su La7 con davanti un dispositivo che recava, sul retro e in bella vista, uno pezzo di nastro con in vista una password? Al di là di tutte le questioni che sono state successivamente sollevate (ne parleremo più avanti), NordPass, il servizio che aiuta gli utenti a rendere più sicure le proprie password, ha deciso di utilizzare quanto accaduto per ricordare l’importanza della sicurezza delle password stesse, mettendo il dito in una piaga tutta italiana (risale al novembre del 2021 la notizia in base alla quale la password più utilizzata dagli italiani era 123456).

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NordPass e Gasparri, il markting ninja del servizio che tutela le password

Ora, occorre un attimo riannodare le fila del racconto. Dopo la comparsa di Gasparri in televisione con davanti un tablet recante in bella vista una password, l’ex ministro di Forza Italia ha girato un video in cui cerca di debunkare l’informazione che era circolata: secondo quanto affermato dal parlamentare, infatti, il tablet messogli davanti non era di sua proprietà, ma dell’operatore di La7, che gli aveva fornito il dispositivo in modo che Gasparri potesse assistere alla diretta di cui era protagonista. Dunque, il nastro con la password sarebbe stato di proprietà dell’operatore di La7.

Comunque la si veda, è stata mandata in onda una password di un dispositivo, senza che nessuno avesse nulla da obiettare. Al di là della presunta responsabilità di Gasparri, il post su Linkedin con cui NordPass ha commentato la vicenda la dice lunga su come viene concepita, all’estero, l’igiene digitale italiana:

«Non essere come l’ex ministro delle Comunicazioni italiano – ha scritto l’azienda con sede nei Paesi Bassi – e non andare in diretta sulla televisione nazionale con username e password sul retro del tuo tablet». Più che una presa in giro a Gasparri, sembrava un chiaro richiamo all’intera popolazione dello stivale.

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