Se il commissario europeo Timmermans deve parlare in italiano per smentire le fake news sulla vendita delle case

In un momento particolare della conferenza stampa, svolta in inglese, ha iniziato a parlare in italiano per smentire le fake news sulle case ad alto impatto energetico

16/12/2021 di Gianmichele Laino

Dobbiamo sempre farci riconoscere. E così, vista la tendenza di tanta – troppa – stampa italiana a dare la notizia dell’Unione Europea che impedirà di vendere o di affittare – da un certo momento in poi – le case e gli appartamenti dall’alto impatto energetico, il Commissario europeo per il clima e il Green Deal europeo Frans Timmermans ha deciso di rivolgersi in italiano ai giornalisti presenti (il resto della conferenza stampa era stata interamente tenuta in inglese) per smentire quella che, di fatto, è stata una vera e propria fake news veicolata da organi di stampa anche importanti e attendibili.

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Timmermans smentisce in italiano la bufala dell’Europa che non permetterà di vendere o affittare le case ad alto impatto energetico

«Permettetemi di affrontare alcune preoccupazioni specifiche che abbiamo visto negli ultimi giorni. Bruxelles non vi dirà che non potete vendere la vostra casa se non è ristrutturata e nessun burocrate di Bruxelles confischerà la vostra casa se non è ristrutturata. Il patrimonio culturale protetto e le case estive potranno essere esentate. La nostra proposta non contiene alcun divieto di vendita o di affitto per gli edifici classificati nella classe G, cioè quel 15% degli edifici identificati con la peggiore efficienza energetica. La proposta lascia agli stati membri la libertà di decidere come far rispettare lo standard minimo».

Da Rete 4, fino a passare alle testate di destra, ma con spazio ambiguo anche su altre importanti realtà editoriali italiane – e nemmeno a dirlo sui social network – si era diffusa nei giorni scorsi una voce in merito alle scelte dell’Europa sugli edifici che hanno un basso tasso di efficienza energetica. Si basava su una bozza che non era stata ancora vidimata e che prevedeva una serie di eccezioni, come quelle indicate – in italiano – dal commissario europeo. Il fatto che abbia scelto proprio la nostra lingua per smentire una fake news la dice lunga sull’impatto che quest’ultima ha avuto anche sulle istituzioni europee. Che – come al solito – non hanno potuto fare a meno di constatare lo stato approssimativo dell’informazione in Italia. A scanso di equivoci, è arrivata una smentita in lingua italiana. Con tanto di riferimento sapiente a una delle espressioni più utilizzate dai complottisti antieuropeisti: «i burocrati di Bruxelles».

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