Il momento in cui un 13enne spiega in diretta tv a Bruno Vespa che i pipistrelli non sono uccelli
Francesco Barberini era ospite del programma domenicale di Francesca Fialdini
21/12/2020 di Redazione
Momenti altissimi di televisione. Nel corso del programma Da noi… a ruota libera condotto da Francesca Fialdini e in onda la domenica pomeriggio su Raiuno, c’è stato un momento di confronto tra Bruno Vespa e il tredicenne Francesco Barberini, originario della Tuscia e grande appassionato di ornitologia. Francesco Barberini corregge Vespa sui pipistrelli, dopo che il noto conduttore di Porta a Porta e giornalista di lungo corso gli aveva fatto una domanda, su invito esplicito della stessa Francesca Fialdini.
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Francesco Barberini corregge Vespa sui pipistrelli
I due si trovavano nello stesso spazio televisivo perché hanno presentato entrambi le proprie ultime fatiche. Per Bruno Vespa si tratta dell’ormai arcinoto e strapresentato saggio Perché l’Italia amò Mussolini, mentre Francesco Barberini – che, nonostante la giovane età, ha ben cinque volumi all’attivo – ha illustrato il testo Che fine hanno fatto i dinosauri? Come in un vero e proprio club del libro, i due si sono confrontati facendosi domande a vicenda.
Il tredicenne Francesco ha chiesto a Bruno Vespa come si fa a intervistare i personaggi potenti del mondo. E il giornalista ha risposto ricordando la sua intervista al giovane cardinale Carol Wojtyla, prima che quest’ultimo diventasse papa Giovanni Paolo II. Poi, è stata la volta di Bruno Vespa che gli ha chiesto della sua passione per gli uccelli: «Ma ti occupi solo degli uccelli più semplici, oppure anche di quelli più complessi come ad esempio i pipistrelli che, in quest’ultimo periodo, sono diventati molto famosi per essere tra i principali sospettati per la trasmissione del coronavirus?».
Francesco Barberini corregge Vespa e la spiegazione della sua passione per gli uccelli
La risposta di Francesco, nella sincerità dei suoi tredici anni, non poteva che partire da una precisazione: «Innanzitutto, i pipistrelli non sono uccelli, ma sono mammiferi». Bruno Vespa, visibilmente colpito, ha provato a fare marcia indietro: «Sì, sì, però, però…» per poi lasciar spazio alla risposta del giovane divulgatore: «Io fin da piccolissimo avevo due passioni: quella degli uccelli e quella dei dinosauri. Facendo ricerche ho scoperto delle cose che poi non sono completamente vere. Ad esempio, i dinosauri non sono come quelli che ci fa vedere Jurassic Park, erano molto colorati ed erano piumati. Uno dei tanti gruppi di dinosauri sono proprio gli uccelli di oggi. Un velociraptor non era un mostro, ma era molto più simile agli uccelli di quanto pensiamo. Lo studio delle due cose mi ha fatto capire che in natura non vince il più forte, ma colui che si adatta meglio».
Un debutto da ricordare per Francesco Barberini, amico personale di Piero Angela, vero e proprio erede dei divulgatori scientifici italiani, duemila followers su Instagram e aspirante ornitologo. Due anni fa (appena undicenne), era stato insignito del titolo di alfiere della Repubblica dal capo dello Stato Sergio Mattarella.