Lo strano caso del profilo Twitter di Rai2 senza “etichetta”

Rai1 e Rai3 vengono definite come "Government-funded Media". Il secondo canale della televisione pubblica italiana, invece, no

19/04/2023 di Enzo Boldi

Tre account aziendali certificati (con la nuova spunta dorata e la fotografia quadrata). Due con lo stesso riferimento, il terzo con quello stesso riferimento mancante. È lo strano caso delle etichette che Twitter sta affibbiando ai media (e agli organi di informazione) sulla piattaforma social, ma per quel che riguarda la Rai “l’atteggiamento” sembra essere diverso. Canale per canale, infatti, Rai1 compare con l’etichetta “Government-funded Media“. Così come Rai3. Su Rai2, invece, quel riferimento è assente (almeno per ora). Eppure si tratta di una battaglia condotta in prima persona da Elon Musk che – a suo dire – vuole che gli utenti siano messi in condizione di sapere se un giornale, una testata, un sito di informazione, una televisione o una radio ricevano contribuiti pubblici e statali.

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La storie delle etichette Twitter ai media non è recente. Ancor prima dell’avvento di Elon Musk, la piattaforma social (sotto la vecchia gestione) aveva iniziato a identificare i media russi come “Russia state-affiliated media“. Dunque, organi di informazione affiliati al governo russo. Erano i primi mesi della guerra in Ucraina, quelli in cui erano iniziate a circolare ricostruzioni faziosi sulla genesi e sull’effetto del conflitto. Ora, però, il nuovo corso del social targato Musk ha deciso (in polemica perenne con i giornali) di ricorrere a questo stesso stratagemma: etichettare quelle emittenti o giornali che prendono contributi pubblici.

Etichette Twitter Rai, lo strano caso del profilo di Rai2

Il percorso, però, è ancora lungo e non è ancora chiaro – nonostante le linee guida pubblicate da Twitter – perché su alcuni profili compaiano etichette e su altri no. Ma dall’Italia arriva il caso più emblematico di questa confusione. E parliamo della Rai. I tre profili dei tre canali principali della televisione pubblica, infatti, hanno ricevuto un’attenzione differente da parte della piattaforma social.

Come si vede dalle immagini, catturate dalle rispettive pagine Twitter, i profili ufficiali (e verificati) dei canali Rai1 e Rai3 si presentano con l’etichetta “Government-funded Media“. Rai2, invece, non presenta alcun riferimento di questo tipo. Eppure, si tratta di tre canali della televisione pubblica italiana che, quindi, fanno capo alla stessa azienda pubblica.

Gli altri canali e i telegiornali

Dunque, il sistema di etichette Twitter Rai mette in risalto il paradosso della teoria avviata da Elon Musk. Anche perché, almeno per quel che riguarda i principali tre canali della televisione pubblica italiana il sillogismo di quella “label” doveva essere automatico e immediato. Eppure non è accaduto questo. Inoltre, quella stessa etichetta non compare neanche sugli account di Rai4, Rai5, RaiMovie, RaiPremium, RaiGulp e tutti gli altri canali televisivi. Ovviamente, però, si tratta di media che non fanno “informazione”. Ma il vulnus della questione si palesa parlando proprio del settore informativo-giornalistico.

Nè il profilo Twitter del Tg1, né quello del Tg2, né quello del Tg3 hanno un’etichetta. Così come quello di RaiNews, relativo al sito di informazione della televisione pubblica e quello di RaiSport. Lo stesso discorso vale anche per il comparto radiofonico, dove nessun canale dell’emittente pubblica risulta etichettato come “Government-funded Media”. Eppure, stando alle linee guida di Twitter e alle dichiarazioni di Elon Musk, tutti questi profili (verificati) dovrebbero rispondere alla stessa etichetta presente su Rai1 e Rai2. Evidentemente, però, qualcosa deve essere sfuggita tra un tweet compulsivo e l’altro.

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