La Cina ha lanciato il suo ChatGPT, si chiama Ernie Bot

Si tratta di un prodotto di servizio chatbot AI di Baidu, che è il principale motore di ricerca in lingua cinese. Più che ChatGPT, l'impressione è che si stia cercando di replicare la strategia di Google con Bard

08/09/2023 di Gianmichele Laino

Nella geopolitica dell’intelligenza artificiale, ci troviamo ad aggiungere un’altra bandierina nel nostro planisfero. Visto il grande successo che ha avuto Open AI con il suo prodotto ChatGPT e vista la rincorsa dei principali colossi di Big Tech che operano nel settore del search engine (si veda il caso di Google che, con qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia, ha lanciato il suo prodotto Bard, non come semplice bot, ma come integrazione dei meccanismi di ricerca degli utenti), anche in Cina si è provato a recuperare lo svantaggio. A fine agosto, infatti, Baidu – che è il principale motore di ricerca in lingua cinese – ha lanciato il suo prodotto di intelligenza artificiale, Ernie Bot.

LEGGI ANCHE > L’AI Act made in China: il regolamento cinese per addomesticare l’intelligenza artificiale

Ernie Bot, cos’è e come funziona lo strumento di AI cinese

Non è un caso che il lancio sia avvenuto a fine agosto, circa 15 giorni dopo l’entrata in vigore di una normativa – che, per certi versi, ambisce a ricalcare, almeno nella forma, quella europea sull’intelligenza artificiale – che spiega nello specifico quali debbano essere i caratteri dell’intelligenza artificiale nel Paese del Dragone. E – ovviamente – questi caratteri riguardano l’inserimento del concetto di AI all’interno dell’economia socialista, affinché se ne possano rispettare i principi.

Ernie Bot cerca di inserirsi in questo solco, provando a prevalere, in una disputa tutta interna, rispetto a Tongyi Qianwen di Alibaba, l’altro strumento di intelligenza artificiale del colosso Big Tech cinese. Annunciata nell’aprile del 2023, è stato inizialmente disponibile come strumento interno all’azienda. Segno tangibile che, nonostante quanto approvato dal governo, la corsa all’intelligenza artificiale sul modello socialista è già iniziata da qualche tempo.

Ernie Bot aveva un vantaggio di circa un mese rispetto all’AI di Alibaba: a marzo aveva annunciato la possibilità di accedere alle API per un periodo di test; una chiamata alle armi a cui hanno risposto, solo nel primo giorno, 75mila utenti. E questo vantaggio si è concretizzato il 31 agosto, quando è stata resa disponibile sul mercato. «Comprensione, generazione, ragionamento e memoria» sono i quattro principi che l’intelligenza artificiale di Baidu andrà a sviluppare, non soltanto grazie a Ernie Bot, ma grazie a una intera suite dedicata integralmente all’AI. Tornando a Ernie Bot, sembra in grado di generare testo e immagini in risposta a domande e suggerimenti forniti dagli utenti, con un meccanismo che – ormai – nell’ecosistema digitale occidentale è abbastanza noto. Nello specifico, opera nella comprensione della lingua cinese tale da poter portare l’utente a generare poesie e distici in stile antico. Ernie Bot, grazie alla multi-model generation, sarà in grado non solo di produrre immagini statiche e testi, come abbiamo già detto, ma anche di produrre dei video. Potrà sostenere delle conversazioni basate su domande e risposte, fare dei riassunti e delle analisi testuali, potrà fare business copywriting, scegliendo al meglio il naming di una azienda, slogan design e comunicati stampa.

Ma non c’è solo la sfera umanistica. Anche quella matematico-scientifica, in realtà, viene coperta da Ernie Bot: ragionamenti logici e sviluppo programmatico sono state annoverate tra le sue “competenze”.

Non deve sorprendere più di tanto la piccola differenza di tempo tra l’approvazione del governo cinese di un corpus di norme sull’intelligenza artificiale e l’apertura al pubblico del sistema di Baidu. Soltanto un ampio utilizzo di questo strumento di AI, infatti, può garantire agli sviluppatori una banca dati che possa rendere più efficace l’intelligenza artificiale generativa. L’utilizzo che si potrà fare di Ernie Bot (disponibile, al momento, sugli app store cinesi) contribuirà a favorire la ricerca di prodotto. Al momento, infatti, la fase di training ha permesso l’accesso a trilioni di pagine web. Un numero destinato ad aumentare esponenzialmente con la capacità di attrarre nuovi utenti.

FOTO tratta dal video di presentazione di Ernie Bot

 

Share this article
TAGS