Secondo l’ENISA, la guerra in Ucraina ha provocato una crescita degli attacchi informatici

L'invasione russa dell'Ucraina ha inciso sugli attacchi alla sicurezza informatica che nel corso dell'anno sono diventati più dannosi e diffusi

03/11/2022 di Redazione

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha pubblicato il rapporto annuale in cui ha affermato che linvasione russa dell’Ucraina ha inciso sugli attacchi alla sicurezza informatica che nel corso dell’anno sono diventati più dannosi e diffusi. Nel comunicato stampa pubblicato oggi, l’ENISA scrive: «Con il contesto geopolitico che dà origine a guerra informatica e hacktivism, operazioni informatiche allarmanti e attacchi informatici maligni hanno alterato le tendenze della decima edizione del rapporto Threat Landscape pubblicato oggi dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica».

LEGGI ANCHE> Nell’ultimo trimestre gli attacchi informatici sono cresciuti del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Cosa rivela il rapporto pubblicato dall’ENISA

L’ENISA ha affermato che «le situazioni geopolitiche, in particolare l’invasione russa dell’Ucraina, hanno agito come un punto di svolta nel periodo di riferimento per il dominio cibernetico globale». Nel rapporto ha affermato che le situazioni geopolitiche come l’invasione russa dell’Ucraina hanno inciso sulle preoccupazioni per la crescente gamma di minacce per governi e aziende che si occupano di settori come l’energia, i trasporti, le banche e le infrastrutture digitali. «Il contesto globale odierno sta inevitabilmente guidando importanti cambiamenti nel panorama delle minacce alla sicurezza informatica. Il nuovo paradigma è modellato dalla crescente gamma di attori delle minacce», ha affermato in una nota il direttore esecutivo dell’ENISA Juhan Lepassaar. Secondo quanto affermato dal rapporto annuale circa il 24% degli attacchi alla sicurezza informatica ha preso di mira la pubblica amministrazione e i governi, mentre il 13% ha preso di mira i fornitori di servizi digitali. L’Unione europea a maggio si è impegnata ad adottare norme più severe sulla sicurezza informatica per i settori essenziali. Le aziende sarebbero tenute a valutare il livello di rischio cui si espongono, informare le autorità e adottare misure per limitare o per far fronte a questi rischi oppure potrebbero incorrere in sanzioni fino al 2% del fatturato globale.

Share this article