Torna la truffa su Facebook di Elon Musk «che fa guadagnare 2000 euro al giorno»

Un link fraudolento: cliccandoci vengono taggate altri amici su Facebook della persona direttamente interessata

29/11/2021 di Redazione

È un sistema decisamente rodato, ma che fa sempre un sacco di vittime tra gli utenti di Facebook. Si riceve un tag in un post condiviso da uno dei nostri amici sulla piattaforma, magari si clicca sul link per cercare di capire cosa quella persona ci sta dicendo. Ma così facendo si contribuisce al loop: altre persone verranno taggate, altre persone condivideranno lo stesso link. È un metodo fraudolento che cerca di far leva su una scarsa consapevolezza dei meccanismi di funzionamento di Facebook per ottenere dati personali. Il tema può essere vario: qualche tempo fa, a fine estate, era stato riproposto nuovamente il link dell’articolo che prometteva di parlare di un presunto modo per visualizzare le persone che accedono alla nostra bacheca Facebook. Oggi è tornato a essere virale il post con cui Elon Musk promette 2000 euro al giorno.

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Elon Musk promette 2000 euro, il post fraudolento su Facebook

Il link in questione mostra in bella vista una immagine del magnate Elon Musk, noto per le sue aziende innovative, per i suoi metodi all’avanguardia per sfruttare le nuove tecnologie e investirci su. Il titolo dell’articolo linkato è «In che modo l’ultima invenzione di Elon Musk fa guadagnare agli utenti 2000 euro al giorno». Chi ha linkato l’articolo, automaticamente e inconsapevolmente, si ritrova anche a commentare il contenuto del suo stesso post: «Funziona davvero ragazzi 👍 Lo sto facendo da alcuni giorni se siete interessati. Ho iniziato con 250 € e ho già ritirato 2.760 € sul mio conto bancario, è facile una volta che ci prendi la mano».

Il clic all’articolo fa passare l’utente su un falso articolo di Repubblica – che la testata romana non ha mai scritto, né avrebbe mai potuto scrivere -. Al suo interno si invita l’utente a cliccare su una piattaforma di trading di criptovaluta. L’effetto, cliccando sul link, è quello di dare vita al phishing, ovvero a quella pratica – sempre più sofisticata – che permette ad alcuni malintenzionati di accedere ai dati personali dei malcapitati. In estate, questo tipo di fenomeno – con l’immagine di Elon Musk, nello specifico – si era già diffuso tra gli utenti italiani di Facebook. In queste ultime ore, stiamo assistendo a una sorta di “seconda ondata” della catena: la consapevolezza della truffa potrebbe essere un buon punto di partenza per interrompere questa trasmissione di informazioni via Facebook.

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