Ma che ci faceva Elon Musk in Italia?

La visita sorprendente a Palazzo Chigi, dove ha incontrato Giorgia Meloni e Antonio Tajani (e si è fatto intervistare da Porro)

16/06/2023 di Gianmichele Laino

Una Tesla si aggira, silenziosa, per le vie del centro storico di Roma. Nel traffico, insieme agli altri veicoli che affollano le strade della Capitale, ha attraversato via del Corso e si è avvicinata al Colosseo, prima di imboccare le stradine che circondano i palazzi del potere. Dalla Tesla è sceso Elon Musk, il magnate di Tesla, il proprietario di Twitter, l’uomo che – in tanti – reputano venuto dal futuro. Elon Musk a Roma è una notizia inaspettata. I cronisti politici che si trovano a Palazzo Chigi e che aspettavano notizie ufficiali sulla riforma della giustizia sono rimasti sorpresi. Le agenzie di stampa iniziano a battere i primi take: un incontro con Antonio Tajani prima e con Giorgia Meloni dopo pranzo, nel primo pomeriggio. Nel frattempo, su Twitter, Andrea Stroppa immortala Musk su una terrazza romana, mentre sorseggia una bibita con il giornalista Mediaset Nicola Porro. Sarà lui, successivamente, ad annunciare una intervista esclusiva che verrà mandata in onda lunedì prossimo. Elon Musk ha fatto tappa a Roma, senza comunicazioni nelle agende ufficiali della politica, prima di arrivare a Parigi, dove invece la sua presenza a Viva Technology era ampiamente annunciata. E dove, probabilmente, incontrerà per la seconda volta in poco tempo Emmanuel Macron.

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Elon Musk a Roma, le ragioni della sua visita

In tanti, in queste ore, stanno parlando della visita di Elon Musk a Roma come di un viaggio d’affari, nel corso del quale ha sondato la possibilità di investire anche nel nostro Paese. Tutti hanno puntato il dito su Tesla e sulla possibilità dell’apertura di una giga factory in Italia. Forte, a questo proposito, era la suggestione che aveva lanciato Matteo Salvini: «Visto che l’industria dell’auto in Italia non c’è più ho chiesto quando ero al Viminale e anche oggi di viaggiare su un’auto italiana e non tedesca – aveva detto meno di un anno fa -. Invitare Elon Musk a investire in Italia e ad aprire una fabbrica in Italia è uno di quegli ambiziosi obiettivi che ci stiamo proponendo: so che ha qualche problema con lo sbarco in Germania noi gli spalanchiamo le porte». Tuttavia, Matteo Salvini non era al tavolo con l’imprenditore, in ombra rispetto alla visita a Roma di Elon Musk.

E allora, forse, dietro alla visita di Elon Musk in Italia c’è qualcos’altro, qualcosa che riguarda di più la politica di Twitter e il suo ruolo all’interno dell’Unione Europea. Leggiamo le note ufficiali e proviamo ad andare oltre le formule standard. «Ho accolto con grande piacere oggi a Palazzo Chigi Elon Musk – ha detto Giorgia Meloni -. Un incontro molto proficuo e un momento di grande cordialità dove abbiamo affrontato alcuni temi cruciali: innovazione, opportunità e rischi dell’intelligenza artificiale, regole europee di mercato e natalità. Avanti verso le sfide future che ci accomunano». 

Quel riferimento all’intelligenza artificiale e alle regole europee di mercato deve far riflettere. A Bruxelles è stato appena approvato l’AI Act, che – a livello burocratico – è la prima norma organica che affronta la questione dell’intelligenza artificiale ad ampio raggio. Inoltre, da qualche giorno, Twitter è uscito dal tavolo di intermediazione sulla moderazione dei contenuti sui social network e sul contrasto alla diffusione di fake news attraverso queste piattaforme, un tavolo che era stato fortemente voluto dalla Commissione Europea e che, tra i partner, ha tutti i grandi nomi di Big Tech. Insomma, è chiaro che Elon Musk – che ha prima censurato l’intelligenza artificiale, salvo poi pensare a un suo progetto – si stia preparando a una guerra contro le istituzioni europee, che vorrebbero porre dei limiti allo strapotere delle grandi aziende dei nuovi media. E, mentre sta preparando la guerra, cerca alleati che, con l’Europa, hanno sempre avuto un rapporto difficile. Proprio come Giorgia Meloni, con cui la consonanza su alcuni temi (anche se sulla natalità fratelliditalianamente intesa ci sarebbe molto da ridire, visto che Elon Musk è papà di una bambina nata con GPA) è risultata evidente.

Poi ci sarebbe il capitolo Mediaset, comunicazioni, telecomunicazioni (con l’asse Vivendi-Tim). Gli incontri romani di Elon Musk sembrano aver seminato qualche indizio in merito. Ma questa, forse, è un’altra storia.

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