Elon Musk (che ha firmato per fermare lo sviluppo dell’AI) sta per lanciare la sua TruthGPT

Un percorso in controtendenza rispetto a quando sottoscritto in quella lettera per chiedere una moratoria sull'intelligenza artificiale in attesa delle normative

19/04/2023 di Enzo Boldi

Alla fine dello scorso mese di marzo, Elon Musk e altri esperti e imprenditori del mondo tech avevano firmato una lettera per chiedere uno stop allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Una moratoria di sei mesi per consentire, in questo ristretto lasso di tempo, alle istituzioni di formulare e approvare leggi e regolamenti al fine di evitare gli abusi dall’AI. Alcune settimane prima, però, lo stesso proprietario di Twitter (nonché fondatore di Tesla, SpaceX e di tanti altri progetti come Neuralink e Starlink) aveva depositato in Nevada la richiesta di registrazione della sua nuova startup: X.AI. Quella lettera, la “x” a lui tanto cara (aveva persino chiamato il figlio X Æ A-12) e quelle altre due lettere che sono l’acronimo di Artificial Intelligence. E il 9 marzo, la registrazione è avvenuta. Poi, nei giorni scorsi, lo stesso Musk ha annunciato l’arrivo della chatbot conversazionale TruthGPT.

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Una mossa per contrastare OpenAI (di cui è stato co-fondatore e nel team amministrativo fino al 2018) e quella ChatGPT di cui tanto si sta disquisendo in queste settimane. Una chatbot (i cui confini e contorni non sono ancora stati ben definiti) basata sull’intelligenza artificiale e sul suo linguaggio GPT-4 che lo stesso Musk voleva fermare per almeno sei mesi in attesa di normative ad hoc.

TruthGPT, la chatbot AI annunciata da Elon Musk

La registrazione in Nevada della startup X.AI Corp. risale – come rivelato dal Wall Street Journal e da The Verge – allo scorso 9 marzo. Quindi, alcune settimane prima della pubblicazione di quell’ormai famosa lettera. Al netto dell’opportunismo e dell’opportunità, all’intero di questa nuova startup sarà generata la nuova chatbot basata sull’intelligenza artificiale conversazionale generativa che avrà un nome iconico, secondo Musk: TruthGPT. E questo nome, non a caso, era stato già annunciato su Twitter, il 19 febbraio.

Un’iniziativa che, dunque, è pronta a sparigliare le carte sul tavolo dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. E il nome scelto da Musk va nella direzione che l’imprenditore ha annunciato: la verità. In che senso?

«I bias del politicamente corretto»

Nel corso di una recente intervista rilasciata a Tucker Carlson di Fox News, Elon Musk ha attaccato OpenAI e ChatGPT sostenendo che le risposte fornite dalla chatbot siano vittime di bias del politicamente corretto. Dunque, le repliche ai comandi inseriti dall’utente non restituirebbero la realtà. E Musk sostiene che l’idea alla base di TruthGPT sia completamente differente e scevro da quelli che, per lui, sono condizionamenti:

«Ho intenzione di creare qualcosa che chiamerò TruthGpt, ovvero un’intelligenza artificiale volta alla massima ricerca della verità che cerchi di comprendere la natura dell’universo. Penso che questa possa essere la strada migliore per la sicurezza, nel senso che un’intelligenza artificiale che cerca di capire l’universo difficilmente annienterà gli esseri umani, perché siamo una parte interessante dell’Universo». 

Per il resto, nessun’altra informazione sul quando e come verrà sviluppata. Ma un’altra serie di attacchi nei confronti di ChatGPT etichettata come addestrata per seguire i bias tipici dell’ideologia “di sinistra” e che, quindi, non in grado di restituire rispose oggettive.

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