L’app nata a Kabul per segnalare ai cittadini afghani le situazioni di pericolo

Si chiama Ehtesab che in lingua dari e pashto significa "Affidabilità". Dopo la versione desktop è stata realizzata anche l'applicazione mobile per segnalare, continuamente, le zone di "tensione" e aiutare i cittadini a evitarle

27/08/2021 di Enzo Boldi

Non si tratta di un’applicazione nuova, visto che è disponibile sugli store iOS e Android dal marzo dello scorso anno. E la sua origine è ancora più lontana nel tempo: era il maggio del 2018 quando Sara Wahedi – fondatrice e creatrice di questo progetto – assistette a un attacco bomba a Kabul. Da quel giorno, insieme a un team fondato da giovani afghani, si è deciso di far nascere Ehtesab, il portale per segnalare ai cittadini quelle zone di pericolo. E oggi, con il ritorno dei talebani e il terribile attentato di giovedì a pochi metri di distanza dai cancelli (e dalla mura di recinzione) dell’aeroporto della capitale.

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Il funzionamento è piuttosto semplice, così come la sua fruibilità. Nella versione desktop, infatti, c’è la funzione Explore“: si tratta di una mappa aggiornata in cui vengono riportati gli episodi di violenza, guerriglia (ma anche le zone più congestionate dal traffico) di Kabul e dintorni. E la descrizione del sito parla chiaro: «Assicurati che i problemi a Kabul non vengano ignorati. Partecipa e comunica con i concittadini sui problemi della città tramite Ehtesab, uno strumento di segnalazione per sensibilizzare su problemi come la sicurezza, il traffico, l’elettricità, i servizi cittadini trascurati e qualsiasi altra categoria che ritieni debba essere presa in considerazione».

Ehtesab, l’app per segnalare ai cittadini afghani le zone di pericolo

Si tratta, dunque, di un portale (e un’applicazione) che si basa sulla cittadinanza attiva. I cittadini possono, infatti, inviare le segnalazioni su quel che sta accadendo a Kabul. Poi il team – sono tutti ragazzi afghani under 25 – procedono con la verifica della segnalazione, inviando notifiche agli utenti. Uno strumento che, oltre a sensibilizzare le persone a collaborare tra di loro per mettere in sicurezza i propri concittadini, permette di avere costantemente notizie sugli accadimenti in città. E, adesso più che mai, il tutto è necessario.

In una recente intervista rilasciata al portale Rest of World, Sara Wahedi ha spiegato come l’obiettivo della sua applicazione sia stato reso ancor più evidente da quel che è accaduto e sta accadendo in questi giorni a Kabul: «Il ritorno dei talebani ha effettivamente reso ancora più chiaro il nostro lavoro a Ehtesab. Il nostro obiettivo è la responsabilità, che si tratti del governo o dei talebani. Se un’entità viene a governare, terrorizzare o guidare le persone e ci affronta in qualsiasi forma, c’è già una piattaforma là fuori». E per far funzionare questa macchina occorre che i cittadini facciano la loro parte per salvare se stessi e gli altri. 

(foto di copertina: da sito ufficiale)

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