L’estremismo di Isis e suprematisti bianchi trova spazio anche su TikTok

L'estremismo su TikTok riesce a ritagliarsi uno spazio non da poco con milioni di visualizzazioni e migliaia di video caricati nel giro di pochi mesi

27/08/2021 di Ilaria Roncone

Nessun social è esente dagli estremismi, nemmeno TikTok. Un paio di giorni fa il think tank The Institute of Strategic Dialogue ha scovato 1.030 video con contenuti estremisti. Un terzo di questi viene promuove la supremazia bianca. Nel momento della stesura del rapporto è stato registrati che, del totale dei video rilevati, l’81,5% era ancora online. Secondo i ricercatori autori del rapporto questi risultati mostrano una grave mancanza di TikTok nella moderazione di contenuti estremisti, soprattutto se si considera che – di quelli individuati – l’83% era stato pubblicato nei tre mesi precedenti il 4 giugno, data di inizio del progetto di ricerca. L’estremismo su TikTok è quello dei suprematisti bianchi ma anche la propaganda dell’Isis. Una propaganda che, ancor più dopo l’attentato all’aeroporto di Kabul, necessita di essere stroncata.

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L’estremismo su TikTok, tra propaganda Isis e suprematismo bianco

I risultati del rapporto si possono leggere su Insider: sono 491 gli account che hanno condiviso 1.30 video di incitamento all’odio, all’estremismo e al terrorismo per un totale di otto ore di materiale visionabile su TikTok. Tra questi, il video più visto – ben 2 milioni di volte – promuoveva l’odio per gli asiatici in relazione alla pandemia da Covid-19 con conseguente diffusione di disinformazione. Tra gli altri video più visti ce n’è uno in cui si negano l’olocausto e il genocidio bosniaco e non mancano nemmeno quelli girati dall’attentatore della moschea di Christchurch, Brenton Tarrant.

Per quanto riguarda l’Isis, ci sono una serie di filmati originariamente prodotti dal gruppo terroristico che sono finiti direttamente sul social, fruibili dai giovanissimi che sono la maggioranza degli utenti TikTok. Ci sono anche contenuti che incitando all’odio per le persone nere, in particolare contro George Floyd.

Anche se espulsi da TikTok, alcuni ritornano

Dalla ricerca è emerso che, anche se espulsi da TikTok per i contenuti pubblicati, alcuni degli utenti riuscivano a tornare sulla piattaforma utilizzando addirittura lo stesso nome. Spesso e volentieri questo tipo di contenuti prevedeva anche commenti con richiesta di consigli su come trovare altro materiale simile. I contenuti estremisti, secondo il rapporto, risultano essere facilmente trovabili il «processo di rimozione sembra essere effettuato in modo incoerente».

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