Repubblica si impegna a confrontarsi su «diverso» sinonimo di «omosessuale»
Dopo la riflessione aperta su Instagram da Stefano Guerrera, il quotidiano ha pubblicato una serie di Stories in cui annuncia l'apertura di discussione sul tema
11/03/2021 di Enzo Boldi
La civiltà parte dal linguaggio e l’educazione civica si basa sulle parole. Nei giorni scorsi abbiamo affrontato il tema “sinonimi e contrari” parlando delle varie definizioni del termine “donna”: nel vocabolario online dell’Enciclopedia Treccani, a questa parola venivano correlati i significati di “cagna”, “mignotta” e amenità vane. Oggi, rimanendo sullo stesso spartito, dobbiamo affrontare un’altra deriva linguistica inserita all’interno del macro-tema dei dizionari italiani: diverso sinonimo omosessuale. A portare alla luce questa riflessione è stato Stefano Guerrera su Instagram. A breve giro di posta è arrivata la replica del quotidiano La Repubblica. Ma la sezione “dizionario online” pubblicata sul sito del giornale di Largo Fochetti non è, purtroppo, un’eccezione.
LEGGI ANCHE > “Matrimonio gay funerale d’Italia”, ex membro di Fn condannato per aver affisso questi manifesti
Tutto è partito da una segnalazione di un utente che ha inviato all’influencer lo screenshot catturato dalla dizionario dei sinonimi e contrari de La Repubblica.
Diverso sinonimo di omosessuale. E non solo. Come spiegato dallo stesso Guerrera, facendo il percorso inverso nella ricerca, il risultato non cambia: omosessuale e gay sono sinonimi di diverso.
E se tutto questo non bastasse, anche gli altri sinonimi trovati raccontano di termini veramente poco indicati per definire l’omosessualità: invertito, sodomita, pederasta e finocchio.
Diverso sinonimo omosessuale, i vocabolario e la lingua sbagliata
Quanto accade sul dizionario dei sinonimi e contrari de La Repubblica (curato da Hoepli editore), non è un caso unico. Prendiamo, per esempio, anche il Corriere della Sera. Ecco cosa troviamo.
Mal comune, mezzo gaudio. Ma questo vecchio detto non può giustificare la situazione linguistica italiana. Il quotidiano La Repubblica, dopo la riflessione avviata su Instagram da Stefano Guerrera – che ha dato vita a una serie di segnalazioni simili da parte di molti altri utenti – ha voluto rispondere così.
Un passo in avanti, anche se la strada è ancora lunga.
Il vero ruolo dei vocabolari e dei dizionari
Vocabolari e dizionari – compresa la sezione dei sinonimi e dei contrari – hanno un ruolo fondamentale nell’educazione delle future generazioni, ma anche di quelle attuali. L’educazione, anche quella civica, passa dal linguaggio e queste occasioni di riflessioni dovrebbero aprire una fase di confronto affinché determinati termini non siano inseriti in quei volumi che sono alla base del linguaggio quotidiano. Sappiamo anche che, come spiegato da Hoepli e da Treccani (parlando della polemica sui sinonimi della parola donna), vocabolari e dizionari abbiano anche una funzione di contenitore-specchio dell’evoluzione di una determinata lingua. Ma questa non dovrebbe essere la stella cometa da seguire e inseguire.
Facciamo un esempio. I bambini aprono il vocabolario e legge che tra i sinonimi di diverso c’è la parola “omosessuale” (o le altre peggiori che abbiamo letto in precedenza): da quel momento, visto che è scritto sullo “specchio” della lingua italiana, i giovanissimi inizieranno a utilizzare quel termine in quella declinazione. E una parola, definita “desueta”, torna a essere di uso comune. Stesso discorso per uno straniero che vuole imparare la nostra lingua. Insomma, si tratta di piccoli-grandi accorgimenti per formare le prossime generazioni a un’educazione civica che parte dalle basi: dalla lingua.
(foto di copertina: da Dizionario Sinonimi e Contrari de La Repubblica, Hoepli editore)