Quali sono le differenze tra ChatGPT e Ernie Bot?

Se a livello tecnico il funzionamento dei due sistemi e superficialmente simile, ci sono differenze sostanziali in quello che gravita attorno a ChatGPT e Ernie Bot

08/09/2023 di Redazione Giornalettismo

Dopo aver raccontato tutto quello che c’è da sapere – finora – su Ernie Bot di Baidu, facciamo un riepilogo finale. Quali son le differenze ChatGPT Ernie Bot? Dal particolare, con questa domanda, si potrebbe anche risalire al generale e chiedersi quali siano le differenze tra i chatbot frutto dell’intelligenza artificiale cinesi e i chatbot frutto dell’intelligenza artificiale nel mondo occidentale. Ciò che rende differente i sistemi di intelligenza artificiale generativa, infatti, è – in maggiore misura – il controllo che chi fa le leggi esercita sullo sviluppo di queste tecnologie.

Ernie Bot funziona, di base, come i suoi fratelli occidentali: genera testo, immagini e produce video. Tra le altre cose, può – sotto input dell’utente – generare poesie e distici in stile antico, sostenere conversazioni con domande e risposte, fare riassunti e analisi testuali, lavorare come business copywriter, fare ragionamenti logici e programmare codici. Insomma, ci troviamo di fronte all’ennesima AI sulla quale occorrerà farsi domande di natura etica per capire fino a che punto potrà, in determinati ambiti, sostituire il lavoro umano.

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Differenze ChatGPT Ernie Bot: dove la legge arriva prima e dove la legge arriva dopo

Come abbiamo già accennato, in Cina prima è arrivato il pacchetto di norme che delimita lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e poi è stato dato accesso a tutta la popolazione a queste tecnologie basate sull’AI generativa. Lo sviluppo delle AI occidentali – tra le quali svettano ChatGPT di Microsoft e Bard di Google -, invece, segue un percorso inverso. Le aziende hanno dato vita a uno strumento che – mano a mano – i legislatori degli Usa e dell’Europa stanno provando a regolamentare.

Per il rilascio delle app AI cinesi è necessaria una specifica autorizzazione da parte del governo cinese poiché devono essere rispettati i principi socialisti. Esistono delle linee guida per i servizi generativi di intelligenza artificiale diramate dalla Cyberspace Administration of China che sono state progettate per gestire prodotti di AI generativa in maniera molto rigorosa a partire dalla tipologia di contenuti che si possono o non si possono generare (si parla, tra queste regole, anche della moderazione dei contenuti, della distorsione e dell’abuso di informazioni e dei pregiudizi algoritmici).

Quello di ridurre i rischi dell’utilizzo improprio dell’AI è uno scopo comune in tutto il mondo ma, a seconda del Paese, sono individuate tematiche diverse e diverse sensibilità su determinati argomenti. Nel caso di Ernie Bot, però, assistiamo a una vera e propria censura nel senso che ChatGPT non può proprio funzionare poiché diffusore – secondo il governo cinese – di contenuti illegali. Quali? Le risposte a questioni delicate, dallo status di Hong Kong e di Taiwan al trattamento degli uiguri in Cina fino all’interpretazione data di fatti storici sensibili per il governo cinese. In tal senso, Ernie Bot si è potuto diffondere perché se qualcuno gli chiede qualcosa sulla strage di piazza Tienanmen l’invito del chatbot è quello di cambiare argomento.

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