Di Battista torna all’attacco: «Salvini fa marketing con lo stipendio pagato anche da me»

Dopo un lungo periodo di assenza e e silenzio, nelle ultime settimane Alessandro Di Battista è ricomparso sui social ed è tornato a parlare della situazione italiana e della maggioranza guidata dal suo Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Un’alleanza che, all’inizio, sembrava poter portare alcuni frutti, data la disponibilità di entrambe le anime ad affrontare alcuni temi in maniera condivisa. Poi quel ‘do ut des’ è stato infranto dalle continue polemiche che mettono continuamente a repentaglio la tenuta del governo. E per l’ex deputato M5S la colpa non può che essere di Matteo Salvini.

«È una questione politica, non personale – ha esordito Alessandro Di Battista rispondendo a una domanda di Emanuele Buzzi (Il Corriere della Sera) sulle continue critiche al leader leghista -. Sono un semplice cittadino, lo stipendio a Salvini lo pago anche io. Vorrei che lavorasse di più: meno marketing e più sicurezza sui territori». La stoccata rivolta al ministro dell’Interno cavalca le polemiche degli ultimi giorni sulle sue assenze dagli uffici del Viminale, tema su cui si era espresso in maniera molto colorita anche il garante M5S Beppe Grillo.

Di Battista torna all’attacco di Salvini: «Fa solo marketing»

Il tema delle divisioni è ancora maggiore dopo le parole al vetriolo di venerdì mattina, quando Matteo Salvini ha ribadito di avere in mano il potere decisionale sugli sbarchi e non accetta neanche i consigli e le valutazioni del presidente del consiglio. Dichiarazione che ha spinto Palazzo Chigi a pubblicare una nota in cui si chiede a tutti di abbassare i toni. «Suggerisco a Salvini di essere meno arrogante e chiedere una mano al presidente Conte, dato che vanta una maggiore credibilità a livello internazionale rispetto a lui».

Il suo futuro è ancora nella politica

Nel futuro di Alessandro Di Battista ci sarà ancora la politica. Parteciperà all’evento di chiusura della campagna elettorale in vista delle europee come semplice attivista, ma con uno sguardo alle prossime elezioni. Lui si augura che siano tra quattro anni, anche perché ha appena stilato un accordo con Fazi editore per curare alcuni volumi di saggistica dedicati alla blockchain, all’innovazione e alle opportunità geopolitiche orientali.

(foto di copertina:ANSA/ALESSANDRO DIMARCO + ANSA/ANGELO CARCONI)

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