Dopo la condanna, Denis Verdini si costituisce a Rebibbia

Oggi al sentenza di condanna della Cassazione per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino

03/11/2020 di Enzo Boldi

La condanna è arrivata nel pomeriggio di oggi e ricalca quasi in toto la sentenza dalla corte di Appello, defalcata di una delle imputazioni minori, caduta in prescrizione. Sei anni e mezzo di reclusione con l’accusa di bancarotta per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino. Ora Denis Verdini in carcere si sta costituendo presso il penitenziario romano di Rebibbia, anticipando la notifica del provvedimento da parte della procura generale di Firenze.

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L’ex senatore era imputato insieme ad altre 15 persone – una di loro è deceduta durante il lungo processo – per il fallimento dell’istituto di credito di cui era stato presidente fino al 2010, dopo averlo guidato per vent’anni. E proprio dieci anni fa, il CCF venne commissariato e dichiarato insolvente. Denis Verdini, oltre all’accusa di bancarotta, doveva rispondere anche di una truffa legata ai rimborsi dei fondi per l’editoria. Ma questo reato è caduto in prescrizione e il suo peso, secondo la condanna della corte di Appello, era di quattro mesi sulla condanna definitiva. Quindi la sentenza di oggi prevede una pena di sei anni e sei mesi, anziché sei anni e dieci mesi di carcere.

Denis Verdini in carcere, si costituisce dopo la condanna

Senza attendere la notifica, Denis Verdini si è andato a costituire presso il carcere romano di Rebibbia, come già annunciato dai suoi legali pochi istanti dopo la lettura della sentenza. «Per fortuna è un uomo molto forte e molto coraggioso e quindi pensiamo che saprà affrontare virilmente anche questa prova – ha detto l’avvocato Coppi -. Siamo profondamente delusi, sia perché il ricorso che avevamo proposto a noi sembrava fondato, sia soprattutto perché il procuratore generale in un intervento molto motivato e persuasivo aveva chiesto l’accoglimento in larga parte dei nostri motivi di ricorso»

(foto di copertina: da Piazzapulita, La7)

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