Salvini dice che, a poche ore dal dpcm che impone chiusure alle regioni, «nessun governatore sa niente»

L'intervento del senatore della Lega

02/11/2020 di Redazione

L’intervento Salvini in Senato ha i toni molto duri di chi – dai banchi dell’opposizione – critica ogni mossa dell’attuale governo nella gestione della pandemia da coronavirus. E così, nonostante Giuseppe Conte abbia fatto quello che il leader della Lega chiede da tempo – ovvero presentarsi in parlamento per condividere le decisioni per contrastare l’epidemia -, trova comunque spazio per attaccare l’esecutivo e il suo modus operandi.

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Intervento Salvini in Senato, le parole del leader della Lega

«Alle 21 del lunedì sera tra i presidenti di Regione che ho sentito nessuno sa niente perché nessuno dal governo si è degnato di dire niente di certo a poche ore dal nuovo dpcm» – ha detto Matteo Salvini in aula, dopo l’informativa del presidente Giuseppe Conte al Senato. Eppure, il presidente del Consiglio era a Palazzo Madama e non poteva di certo anticipare – più di quanto affermato in aula – l’esito di decisioni che, evidentemente, devono ancora essere firmate, ma che pure verranno prese di qui a qualche ora.

Intervento Salvini: «Contagiato non significa malato»

Ma al leader della Lega non basta: «Finalmente per una volta Conte è venuto in Parlamento prima di parlare su Facebook e in televisione, i padri costituenti ne saranno contenti». E ritiene, tra le altre cose, che il presidente del Consiglio abbia fatto un discorso troppo allarmistico per quanto riguarda i numeri della pandemia: «Tranquillizzare è una cosa – ha proseguito Salvini -, ma terrorizzare è un’altra: contagiato non significa malato». Un mantra con cui si confondono molto le idee dei cittadini italiani e che, tuttavia, l’ex ministro dell’Interno continua comunque a utilizzare.

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