Quel +78% di revenge porn e l’aumento di arresti per pedopornografia nel 2021 la dicono lunga
I dati restituiti dalla Polizia Postale su revenge porn e pedopornografia nel 2021 danno la misura di queste due piaghe della società
04/01/2022 di Ilaria Roncone
La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha reso noti i dati relativi a revenge porn e pedopornografia in Italia nel 2021, comparandoli a quelli del 2020. L’aumento di questa tipologia di fenomeni – causato anche dall’aumento delle persone che decidono di denunciare – segna un anno appena trascorso in cui i reati sessuali compiuti sul web sono in crescita. Per quanto riguarda nello specifico i reati di pedopornografia, gli arresti rispetto al 2020 sono praticamente raddoppiati. Cosa dicono i dati revenge porn in Italia e quelli relativi alla pedopornografia nel 2021, quindi? Scendiamo più nello specifico a partire dal fatto che per i reati contro la persona commessi sul web nel 2021 sono state denunciate oltre 1.400 persone.
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Il grande aumento: +78% di reati di revenge porn
Il revenge porn è una piaga dei nostri tempi che, sempre più, viene riconosciuta come quello che è: un reato contro la persona commesso tramite web la cui gravità nella percezione comune sta crescendo. La Polizia Postale segnala un aumento dei casi di revenge porn nel 2021 rispetto al 2020 pari al 78%. Anche i fenomeni di sextortion (ovvero i reati in cui l’estorsore minaccia la vittima di pubblicare foto e video privati qualora non rispondesse alla richiesta di ricatto) hanno visto un aumento pari a +54% rispetto all’anno precedente.
Raddoppio degli arresti per pedopornografia rispetto allo scorso anno
Sono 137 in totale gli arresti per pedopornografia nel 2021, segnando un +98% rispetto all’anno precedente. In totale sono 5.515 le indagini condotte portando a quanto segue: crescono adescamento e sfruttamento sessuale di minori sul web. Le 1.400 persone denunciate corrispondono a un +17% rispetto al 2020. L’incremento degli arresti corrisponde al +98% circa rispetto al 2020 – quindi quasi un raddoppio – e al +127% rispetto al 2019. Anche i casi trattati sono aumentati moltissimo rispetto al 2019 (+295% ).
Anche l’attività di prevenzione si è svolta a livelli serrati: sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet. Di questi, dopo averne constatato il carattere pedopornografico, 2.539 sono stati oscurati. In particolare, tra le indagini più delicate si segnala quella che ha permesso di arrestare un libero professionista produttore di pedopornografia. Nel giro di due anni l’uomo ha girato 9 mila video in cui abusava di due bambini di 6 e 8 anni per poi pubblicarli in rete.