L’eccessivo utilizzo di device elettronici da parte dei bambini ne aumenta i disturbi visivi

L'aumento dell'insorgere di miopia e altri disturbi nei bambini in tutto il mondo è dovuto, come provano una serie di ricerche, all'uso eccessivo di schermi digitali

25/10/2023 di Ilaria Roncone

La miopia è un disturbo sempre più frequente tra i bambini e gli adolescenti italiani – tanto da aver coniato il termine epide-miopia tra gli addetti ai lavori per indicare il difetto della vista che insorge in età scolare – italiani e tutto questo è dovuto all’utilizzo di device elettronici in praticamente tutte le fasi di crescita a partire da prima del compimento del primo anno. Tra i dati più recenti frutto di un’indagine chiedendo la partecipazione di 35mila mamme operata dall’Iss: il 22,1% dei neonati tra i 2 e i 5 mesi viene messo davanti a uno schermo. La percentuale va aumentando con l’aumento dell’età, raggiungendo il 58,1% tra i bambini in fascia d’età 11-15 mesi. In parallelo, aumenta la percentuale di bambini ai quali non vengono letti libri. Tutto questo – anche nelle fasce di età successive – avviene nonostante la consapevolezza, frutto di evidenze scientifiche, dei possibili disturbi conseguenti che possono interessare ambiti come il sonno, la socialità e l’emotività. Vediamo quindi gli ultimi dati miopia bambini e il modo in cui sono stati ottenuti.

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Dati miopia bambini, l’aumento è su scala mondiale

I pediatri riuniti al 77° Congresso della Società Italiana di Pediatria a Sorrento, nel 2022, hanno evidenziato i dati sulla miopia tra i più piccoli. A livello mondiale, le popolazioni asiatiche hanno una percentuale tra il 60% e il 70% di ragazzi interessati al fenomeno con punte del 90% a Singapore; negli Stati Uniti negli ultimi 30 mesi (a partire dalla data del congresso) è stato registrato un aumento del 50% e il tasso di incidenza è passato dal 26% al 42% (con punte del 46% nella popolazione femminile). Gli studi condotti sulla popolazione europea restituiscono risultati simili.

Le previsioni, con questo andamento, danno almeno il 50% della popolazione mondiale miope entro il 2050 con un costo annuale da sostenere pari a 200 miliardi di dollari l’anno. Cosa significa tutto questo? Concretamente lo ha spiegato il Direttore della struttura complessa di Oftalmologia Pediatrica del Meyer di Firenze, Roberto Caputo: «Solitamente la miopia insorge verso i 5-6 anni, o in adolescenza (entro i 13/14 anni) e in genere progredisce per tutta l’età adolescenziale. Una miopia elevata (oltre 6 diottrie) aumenta il rischio di alcune patologie dell’occhio come la maculopatia, il glaucoma e il distacco di retina. Quello a cui stiamo assistendo è che abbiamo più bambini miopi e con forme più gravi».

Tra le cause c’è l’utilizzo eccessivo di device digitali

Sempre prendendo in prestito le parole di Caputo, cerchiamo di tracciare un quadro delle cause: «La miopia ha sicuramente una base genetica, ad esempio le popolazioni asiatiche sono più predisposte, così come lo è chi ha genitori miopi. Ma quello che ha influito in modo assolutamente preponderante sull’incremento degli ultimi 30 anni è stato l’aumento delle attività ‘da vicino’: dai demonizzati tablet e telefonini alla ridotta quantità di ore trascorse all’aria aperta».

Tornando all’indagine promossa dal ministero della Salute e realizzata dall’Istituto superiore di Sanità – con il coinvolgimento di 35mila genitrici – già i neonati vengono messi davanti agli schermi e, con l’aumento dell’età, aumenta la percentuale. In particolare, si registra un aumento dei livelli di esposizione con il crescere degli individui in tutte le regioni italiane. Le percentuali di bambini in fascia 11-15 mesi che passano almeno 1 o 2 ore davanti a uno schermo vatia dal 6,5% al 39,3% e i bambini risultano maggiormente esposti a questo fenomeno nel Sud del Paese.

Il peggioramento degli italiani con la pandemia

C’è, inoltre, un’altra questione di cui tenere conto per comprendere l’andamento di questi dati: la pandemia. L’allarme è stato lanciato nel 2022, durante la presentazione del diciottesimo congresso internazionale della Soi (Società Oftalmologica Italiana): 18 milioni di italiani sono miopi e, sempre più spesso, il disturbo riguarda i bambini. In questo frangente, è lo sforzo cui sono stati sottoposti per seguire la Didattica a distanza che ha fruttato l’incremento dei dati.

In particolare, il dato europeo vede una prevalenza della miopia tra i ragazzi che si attesta al 40% ma che sta peggiorando con la complicità indiretta degli stili di vita che abbiamo dovuto assumere in pandemia.

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