La bufala su Daniela Filippi morta per il vaccino e lo sfogo del figlio contro i no-vax che hanno preso d’assalto il suo account

Era stata diffusa una voce non corrispondente al vero sulla maestra appassionata di volley

29/03/2021 di Redazione

Per dire quanto possa essere pericoloso lo squadrismo dei no-vax e quanto quest’ultimo possa essere senza scrupoli, sarà bene raccontare – non senza un monito – la storia di Daniela Filippi, una maestra di 60 anni originaria di Trento, molto attiva sui social network e grande appassionata di pallavolo. In seguito alla sua morte, avvenuta qualche giorno fa, il suo profilo ha iniziato a popolarsi di messaggi no-vax. Il motivo? Dieci giorni prima del decesso, alla donna era stato somministrato il vaccino Astrazeneca. E non importa se è stato appurato che non ci sia stata correlazione tra il decesso e la vaccinazione: i tanti no-vax che hanno visitato il suo profilo non hanno fatto altro che strumentalizzare la sua morte e diffondere, su diverse piattaforme social, messaggi davvero dolorosi per chi, come il figlio di Daniela, si è trovato costretto a leggerli.

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Daniela Filippi e il blast del figlio ai no-vax

Come riporta il portale Bufale.net, infatti, nella giornata di ieri, il figlio di Daniela Filippi ha voluto chiarire una volta per tutte l’accaduto, stanco di vedere la morte di sua madre – una donna che credeva fortemente nella scienza e nel valore del vaccino per tirarci fuori da questa pandemia globale che stiamo vivendo – strumentalizzata per motivi politici o, meglio, per la diffusione incontrollata di fake news.

«Vergognatevi – scrive -, andate a fare propaganda politica da un’altra parte. Mia mamma ha sostenuto sempre la ricerca scientifica e credeva che il vaccino fosse la soluzione. Mostrate del rispetto per la famiglia e per lei, non strumentalizzate questo dolore. Non ha nulla a che vedere il vaccino, ma un malessere che nessuno oltre chi le stava a fianco è stato in grado di capire e aiutare». 

Anche su Twitter, la notizia della morte di Daniela Filippi si era diffusa in maniera sbagliata e incontrollata:

Siamo di fronte a un fenomeno inquietante: i profili social di una persona deceduta vengono saccheggiati e quanto da lei scritto prima della morte viene strumentalizzato in maniera tale da stravolgere completamente la realtà. Tanto, come si è visto, da rendere necessario anche l’intervento pubblico dei familiari. Come a non avere scrupoli nell’aggiungere altro dolore.

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