Ma come pretendiamo di parlare di vaccini, se usiamo anche gli hashtag sbagliati?

Ritenta, sarai più fortunato

16/03/2021 di Gianmichele Laino

Monitoraggio hashtag. Ovviamente, nella giornata di ieri, subito dopo la notizia della sospensione del vaccino AstraZeneca da parte di Italia, Francia e Spagna – tra gli altri Paesi dell’Unione Europea – per ulteriori verifiche su sospette reazioni avverse ed eventuali correlazioni con la somministrazione, l’azienda farmaceutica era sulla bocca (e sulle time line di Twitter) di tutti. Ognuno di noi ha sentito l’esigenza di esprimere la propria opinione, anche pubblicamente. Tuttavia, in molti casi, ciò è stato fatto in maniera sbagliata, non soltanto nella sostanza ma proprio nella forma. Nel pomeriggio di ieri, uno degli hashtag più utilizzati su Twitter per fotografare la situazione non era il corretto #AstraZeneca, ma #Astrazenaca, con la terza “a” al posto della “e”.

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Astrazenaca o Astrazeneca, l’hashtag sbagliato

Basta analizzare la portata dell’hashtag #Astrazenaca attraverso un semplice tool che monitora la diffusione degli stessi su Twitter per misurare quanto questo possa essere stato diffuso, veramente in maniera poco distante rispetto all’esatto nome del vaccino che è stato sospeso nelle ultime 24 ore.

tool hashtag

Tra l’altro, la dinamica è facilmente comprensibile se si considera che Twitter, nella scrittura di un messaggio sui social network, suggerisce gli hashtag più utilizzati. Possibile che molti utenti – anche molto influenti e anche molto esperti – si siano lasciati ingannare da questa funzione e abbiano inconsapevolmente aiutato la diffusione dell’hashtag sbagliato.

Tra Astrazenaca, Astrazenaka e Astrazenega, del resto, è stata una fiera di ricerche anche su Google: diversi utenti hanno ricercato il nome del vaccino (e, di conseguenza, notizie in merito allo stesso) utilizzando una grafia sbagliata. Un po’ come era avvenuto, nel 2018, con l’impeachment di Sergio Mattarella (una delle parole più digitate su Google era stata impingement).

astrazenaca

Come si può notare, il picco di ricerche per “astrazenaca” è avvenuto tra le 21 e le 22.

Ma l’equivoco non è stato interiorizzato soltanto dall’utente medio del social network. Oggi, la scorretta grafia del vaccino ha colpito anche le redazioni dei giornali: oggi il Quotidiano della Basilicata è uscito con questo titolone a tutta pagina:

Quotidiano

Parliamo tutti di reazioni avverse, quando la prima cosa che dovremmo correggere è la grafia avversa.

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