L’aggiornamento di Dall-E che cerca di essere più sensibile al diritto d’autore

Si tratta del generatore di immagini realizzato da Open AI (l'azienda di ChatGPT). Mette a disposizione un form per i creatori di contenuti

22/09/2023 di Gianmichele Laino

Le nuove sfide dell’intelligenza artificiale richiedono del materiale sempre più prezioso, sempre più preciso, sempre più innovativo. Per questo motivo, i vari software di AI generativa stanno cercando – negli ultimi tempi – di andare sempre più incontro agli utenti, rilasciando continuamente versioni più aggiornate rispetto alle loro funzionalità. Succede ai chatbot, succede ai generatori di immagini (ai quali vengono richiesti degli sforzi sempre più importanti per soddisfare le nuove esigenze: del resto, sono state le aziende che si occupano di AI ad aver alzato sempre di più l’asticella). Succede, dunque, anche a Dall-E, che è la piattaforma realizzata da Open AI che sta per rilasciare – con un annuncio degno di una Big Tech – una sua terza versione. Terza versione che – per inciso – la renderà sempre più vicina a ChatGPT, dal momento che – per alcuni particolari tipi di abbonamenti e sottoscrizioni – Dall-E sarà integrato all’interno di ChatGPT stesso, offrendo all’utente una esperienza generativa totale, sia per quanto riguarda i testi, sia per quanto riguarda le immagini. Ma quello che ci interessa più da vicino è come Dall-E 3 si occuperà di copyright.

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Dall-E 3 e la sua policy relativa al copyright

In presenza di situazioni sempre più borderline, con gruppi di artisti, di illustratori, di grafici, di autori, di musicisti, di varie categorie afferenti al mondo dello spettacolo pronti a fare quadrato per difendere i prodotti del loro ingegno dalla pervasività dell’intelligenza artificiale, Dall-E 3 ha cercato di offrire un suo contributo fattivo per mitigare gli animi. Essendo un software che si occupa di immagini, processando le richieste dei suoi utenti, si trova molto esposto alla potenziale violazione del copyright (una situazione che ha riguardato anche altri software che producono immagini con l’intelligenza artificiale e che ha interessato, in qualche modo, anche le precedenti versioni di Dall-E).

Per questo, ha pensato ad alcune contromisure che riguardano proprio il diritto d’autore. Innanzitutto, Dall-E 3 – come ha specificato all’interno del suo comunicato stampa di presentazione – non processerà, in automatico, delle richieste che dovrebbero portare alla realizzazione di prodotti visuali “con lo stile” di un determinato artista ancora in vita. Chiaramente, non si parla di eventuali errori e omissioni (trattandosi di modelli di auto-apprendimento, la cosa potrebbe benissimo accadere), ma si tratta sicuramente di un’intenzione che mette a fuoco comunque un problema e cerca di trovare una soluzione.

Ma Dall-E 3 cerca di fare un passaggio in più: nel caso in cui alcuni autori non vogliano mettere a disposizione le loro opere per l’apprendimento automatico dei modelli di AI generativa, non devono far altro che compilare un apposito form sulla piattaforma. Dopo l’analisi della richiesta, se ritenuta motivata, Dall-E 3 escluderà le opere dell’autore che ha compilato il form dai processi di apprendimento automatico della sua intelligenza artificiale.

«Una volta verificate le tue informazioni – si legge nel form -, rimuoveremo le rispettive immagini dai futuri set di dati di addestramento. Bisogna tener presente, del resto, che otteniamo anche licenze per set di dati che potrebbero includere la tua immagine specifica se hai consentito a terze parti di concedere in licenza la tua immagine ad altri, pertanto l’invio di questo modulo potrebbe non rimuovere tali immagini specifiche dai nostri dati di addestramento». Insomma, anche se qui c’è la buona intenzione, il modo per aggirare l’ostacolo potrebbe comunque esserci.

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