Morti per Covid, il Nord Dakota lo Stato con il tasso più alto al mondo

A rendere ufficiali i dati uno studio della Federation of American Scientists. Il Sud Dakota terzo Stato al mondo

18/11/2020 di Redazione

Il Covid in Nord Dakota ha fatto più morti in percentuali di qualunque altro posto nel mondo. Il dato shock arriva da uno studio della Federation of American Scientists, per il quale oltretutto il terzo Stato al mondo per tasso di mortalità è l’altro Dakota. I due Stati sono quelli col tasso di utilizzo di mascherine più basso dell’intera Unione.

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Il peso della mortalità Covid in Nord Dakota

Il tasso di mortalità legato al Covid in Nord Dakota ha raggiunto livelli enormi in questa seconda ondata, con numeri che gli esperti definiscono vicini a quelli di una nazione devastata da una guerra. Una situazione che secondo il presidente di Access Health International, Dr. William Haseltine, “non potrebbe essere peggiore” e che Haseltine riconduce alla ritrosia dei leader dello Stato nel riconoscere il pericolo e introdurre misure per impedire la diffusione del virus. Misure che il governatore Doug Burgum, ha introdotto solo la scorsa settimana con l’imposizione dell’obbligo di indossare le mascherine in determinati contesti sociali e la chiusura di alcuni business, dopo che lo Stato aveva fatto registrare un’impressionante media di 18.2 morti per ogni milione di persone.

Il Sud Dakota e la differenza con le misure anti Covid in Nord Dakota

Se i dati sulle morti legate al Covid in Nord Dakota hanno convinto il governatore Burgum a introdurre alcune misure restrittive lo stesso non si può dire del Sud Dakota dove, nonostante una media di 17.4 morti per ogni milione di persone, la governatrice Kristi Noem resta contraria a ogni forma di restrizione. Fedelissima di Trump, Noem mette costantemente in discussione l’utilità delle mascherine nel prevenire la diffusione del virus e anzi, in estate ha promosso lo Sturgis Motorcycle Rally, il meeting di motociclisti da tutto il Paese che ha provocato migliaia di infezioni. Azioni che il dr. Haseltine ha paragonato all’omicidio colposo. Al momento in Nord Dakota sono morte 769 persone, con quasi 66 mila casi totali, dei quali 10 mila attivi, su una popolazione di 769 mila persone. In Sud Dakota invece i dati parlano di 644 decessi con oltre 67 mila positivi dall’inizio della pandemia e oltre 18 mila persone attualmente contagiate su quasi 885 mila abitanti in totale. Numeri che secondo i modelli dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’università di Washington potrebbero raddoppiare entro marzo, con altre 3mila persone che potrebbero morire nei due Stati che, insieme, hanno meno di 2 milioni di abitanti.

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