Cosa sta succedendo al profilo Twitter di Massimo Giannini

Si tratta, probabilmente, di un'operazione di defacing. Dal suo account, infatti, emergono condivisioni di post pubblicati da altri

11/11/2022 di Enzo Boldi

Non ha più una foto profilo, ha mantenuto la stessa “bio” – e lo stesso nome -, ma ha iniziato a ritwittare una serie di contenuti che non hanno nulla a che fare con la sua professione di giornalista e il ruolo di direttore de La Stampa. Dalle ore 20 del 9 novembre, l’account ufficiale (quello con “spunta blu”) di Massimo Giannini sembra essere finito nelle mani di alcuni pirati informatici. A denunciare l’accaduto – spiegando di aver già allertato la Polizia Postale – è stato lo stesso quotidiano guidato dal giornalista.

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Con un breve articolo pubblicato online nel tardo pomeriggio di giovedì 10 novembre 2022, il quotidiano La Stampa ha voluto rispondere agli interrogativi che il pubblico social si stava ponendo vedendo alcune strane condivisioni social – su Twitter – fatte dal direttore Massimo Giannini: «Il profilo Twitter del direttore è stato hackerato. Prontamente è stato presentato un esposto all’autorità giudiziaria e le indagini sono state affidate alla Polizia Postale. Naturalmente, tutto ciò che è stato pubblicato nel profilo Twitter di Massimo Giannini nelle ultime 24 ore (cioè dalle ore 20 di ieri, di mercoledì, ndr) non corrisponde al suo pensiero né per quanto concerne i video twittati, o le foto né per le frasi, scritti o altro». E, infatti, tutt’ora il profilo social appare così.

Nessuna foto profilo (che era presente fino a prima dell’attacco hacker) e una serie di condivisioni piuttosto strane, come si può evincere da questo screenshot che immortala solo le ultime attività di questo account.

Tweet e ritweet dal profilo di Stake.com nelle ultime ore, mentre in precedenza le attività di ricondivisione arrivavano anche sui contenuti pubblicati da Binance, una delle principali aziende di criptovalute e di blockchain.

Massimo Giannini, cosa è successo al suo profilo Twitter

Si tratta, probabilmente, di un’azione di defacing: un’operazione che porta gli hacker a impossessarsi di un determinato profilo, cancellare la foto profilo (o sostituirla) e condividere contenuti che non hanno nulla a che vedere con il personaggio-vittima di tutto ciò. In molti casi, come accaduto nel recente passato anche a Vittorio Sgarbi, l’operazione di defacing è stata integrale, comprendendo anche il nome utente. In questo caso, invece, è stata solamente rimossa l’immagine profilo prima di iniziare con una condivisione di contenuti “strani”.

(foto IPP/Mario Romano)

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