Cosa è successo a El Salvador con il crollo delle criptovalute

I riflessi della caduta verticale del valore delle monete virtuale in tutto il Mondo rischia di avere pesanti ripercussioni nel Paese che ha puntato tutto sui Bitcoin

14/06/2022 di Enzo Boldi

Moneta volubile dal valore volubile. Ed ecco che i primi impatti delle mutazioni del mercato economico-finanziario stanno mostrando tutti i loro effetti nefasti sulle criptovalute. Il valore della valuta virtuale è, infatti, in potente calo da alcune settimane provocandone, di fatto, la netta diminuzione del loro valore. Ovviamente, trattandosi di “investimenti” nessun cittadino in possesso di Bitcoin o similari ha perso, al momento, un centesimo perché il controvalore finale si può dedurre solamente paragonando il prezzo di acquisto e quello di eventuale vendita. Ma i sintomi non sembrano essere per nulla rassicuranti, soprattutto per un Paese come El Salvador dove il Presidente ha puntato tutto sulle criptovalute.

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Il crollo verticale del valore delle criptovalute rischia di aggravare ancor di più le condizioni di salute economico-finanziaria di El Salvador, che già non partiva da basi floride. E i progetti avveniristici del vulcanico Presidente Nayib Bukele rischiano di dare ancora più eco al rumore sordo del tonfo. Prima, infatti, la decisione di rendere il Bitcoin una moneta dal corso legale in tutto il Paese, poi l’acquisizione di una cospicua quantità di Bitcoin (sia a “nome” dello Stato che a livello personale da parte del Presidente della Repubblica), con tanto di Bitcoin City.

El Salvador, gli effetti del crollo del valore delle criptovalute

Questa la cornice di una crisi, anche all’interno del wallet dello stesso Bukele. Perché rispetto al prezzo di acquisto, come spiega Mashable, il crollo è stato verticale. Nella notte, infatti, il valore di ogni singolo Bitcoin è scesa a 20mila dollari americani (prima di risalire, di poco, intorno ai 21mila dollari). Questo vuol dire che ora, al cambio, chiunque avesse investito soldi reali per acquistare questa criptovaluta a un prezzo superiore si troverebbe in mano un pugno di mosche. Anzi, avrebbe completamente perso il suo investimento andando, e non di poco, sotto lo zero.

E tornando al caso El Salvador, questo rappresenterebbe un incredibile problema per il sistema finanziario e il tessuto economico del Paese. Perché a oggi lo Stato Centro-Americano ha acquistato – attraverso i soldi dei contribuenti, 2.301 Bitcoin. Il loro valore era superiore, rispetto a quello attuale, di oltre il 50% (a inizio settembre del 2021, infatti, un Bitcoin era superiore ai 48mila dollari). Nelle mani del Paese, dunque, al momento ci sono circa 53 milioni di dollari americani investiti in Bitcoin costati oltre 100 milioni di dollari.

Cosa accade ora

Come detto, però, l’investimento è volubile e – al momento – valore e controvalore si trovano solamente su carta. Fino a che non saranno venduti i Bitcoin, infatti, quella perdita non sarà visibile all’interno della casse dello Stato. Nel bilancio del 2021 (ritoccato nel 2022 con i nuovi investimenti voluti da Bukele nel mese di maggio) appariranno voci in negativo per quel che riguarda le spese, proprio per via di quei soldi investiti nella criptovaluta. Ma se il vento non dovesse cambiare e il valore dei Bitcoin dovesse continuare la sua calata verso gli inferi delle perdite, il Paese che ha puntato tutto sulla moneta virtuale rischia grosso.

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