Cos’è la “Bitcoin city” che nascerà a El Salvador

Una città finanziata interamente da obbligazioni di Stato acquistabili solo ed esclusivamente via token digitali

21/11/2021 di Enzo Boldi

C’è chi sta provando ad anticipare il resto del Mondo puntando tutto su un ancora molto fosco metaverso e chi, invece, punta ha già puntato tutto sullo sdoganamento (anche per la spesa corrente, pubblica e privata) dei token digitali. Il Centro-America sembra essere molto affascinato dall’evoluzione virtuale che sta affrontando il pianeta Terra, con diversi Paesi che cercano di cavalcare l’onda. Dopo che Barbados ha deciso di puntare tutto sulla creazione di un’ambasciata digitale/virtuale in quell’universo parallelo rispetto alla realtà concreta, ecco che – a stretto giro di posta – è arrivato l’annuncio della prima “Bitcoin City” a El Salvador.

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Ad annunciarla è stato lo stesso Presidente del Paese Centro-Americano Nayib Bukele che ha deciso di utilizzare anche i profili social ufficiali della “Casa Presidencial” per raccontare i piani futuri e futuribili di El Salvador.

«El Salvador sarà il primo Paese al mondo ad averne una Bitcoin City! Sarà tra le città di La Unión e Conchagua. Le persone potranno vivere a La Unión ma lavorare in Bitcoin City. Presto inizieranno a vedere tutti i benefici, quando arriveranno lo sviluppo e gli investimenti».

Bitcoin City El Salvador, il progetto del premier

Insomma, dopo aver sdoganato il Bitcoin come moneta legale a El Salvador (dall’inizio del mese di settembre), Bukele continua a dimostrare tutto il suo amore per il mondo virtuale e, più in particolare, per le criptovalute. Lo ha fatto questa notte (italiana) arringando la folla, presentandosi sul palco vestito di bianco, con un cappello in testa stile “baseball”.

E questo annuncio è stato seguito da quello delle dinamiche – non solo infrastrutturali – che porteranno alla creazione di Bitcoin City El Salvador.

Come sarà finanziata e come si procederà con il “mining”

Tutto partirà dalla messa in vendita di obbligazioni di Stato attraverso token digitali. Si potranno acquistate, dunque, titoli pagabili solo ed esclusivamente con criptovaluta. L’idea è quella di mettere in circolo, nei prossimi dieci anni, obbligazioni (denominate “Vulcano bond”) per un valore equivalente al miliardo di dollari. E per cercare di attirare nuovi grandi investitori, è stato promessa anche l’accelerazione nelle procedure del rilascio della cittadinanza salvadoregna: gli stranieri che decideranno di acquistare questi titoli di Stato, potranno riceverla in tempi molto più ridotti rispetto alla tradizione classica. Ma come funzionerebbe questa Bitcoin City? Non ci saranno tasse – ha detto Bukele -, ma solo l’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’energia elettrica – anche per l’estrazione della criptovaluta – sarà ottenuta dall’energia geotermica del vicino vulcano di Conchagua.

Il futuro ci dirà se Bukele sarà stato un visionario o solamente un manipolatore della realtà. Anzi, della virtualità.

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