Ecco spiegati quei «32 casi di positività su bus e metro» citati da Giorgia Meloni

Giorgia Meloni non si è lasciata sfuggire la possibilità di mistificare la notizia del coronavirus sui bus anche grazie ai titoli di giornale

07/04/2021 di Ilaria Roncone

Quando i giornali semplificano – volutamente o anche solo per necessità di sintesi – un titolo possono nascere fraintendimenti. Oppure, volutamente, c’è chi se ne approfitta (vedi Giorgia Meloni). Ieri la notizia delle tracce di virus ritrovate sulle superfici di 32 mezzi tra bus e treni ha fatto il giro d’Italia. La ricerca ha permesso di rilevare tracce del virus sulle linee del trasporto pubblico di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Come riferisce il comunicato stampa, i controlli sono stati eseguiti a livello nazionale per un totale di 756 tamponi di superficie sui mezzi e nelle stazioni rilevando 32 casi di positività tra obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute «per presenza di materiale genetico riconducibile al virus all’interno di autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporto pubblico a Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto».

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Tracce coronavirus sui bus e sui treni: perché alcuni titoli sono fuorvianti

Non ci è voluto molto prima che le testate italiane dessero la notizia e, in molti casi, scegliessero titoli che lasciano intendere ben altro. Uno di questi titoli è stato preso e strumentalizzato da Giorgia Meloni, unica rimasta all’opposizione, che altro non attendeva che colpevolizzare la gestione dei mezzi pubblici del governo precedente e dell’attuale governo. Il titolo che la leader di Fratelli d’Italia ha copincollato ad arte per creare un post Twitter e alimentare la polemica è preso dal Messaggero di ieri: «Covid, blitz dei NAS sui mezzi pubblici. Trovati 32 casi di positività su bus e metro dopo i tamponi di superficie». Nella fotografia viene volutamente evidenziato il titolo fino a 32 casi per far sembrare che, sui mezzi, siano state trovate 32 persone positive.

Un titolo che può essere fuorviante è, senza dubbio, anche quello scelto da TGCom24: «Controlli dei Nas: positivi al Covid 26 tra bus e treni locali (per 32 casi totali)». Va bene la sintesi, ma notizie come queste risultano volutamente fuorvianti e non manca mai chi, soprattutto in politica, ci marcia sopra.

La presenza del virus non vuol dire necessariamente che infetti

Nello stesso comunicato stampa (che è stato ripreso da tutte le testate che hanno dato la notizia) viene specificato che i Nas hanno «rilevato con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale», chiarendo che questa «non è “indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità” del virus». Ecco allora che i titoli che non specificano bene di che cosa si sta parlando sono un assist a personaggi politici come Giorgia Meloni, che ne ha approfittato per proseguire con la sua polemica sulle chiusure di bar, ristoranti, palestre eccetera basandola – di fatti – su una non notizia.

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