Se Twitter sta provando a dirvi di stare attenti a Twitter
Al momento, i segnali riguardano le conversazioni e la volontà di interagire con queste ultime
07/10/2021 di Redazione

Attenzione, la conversazione può essere particolarmente impegnativa. È soltanto uno degli esempi di flag con cui Twitter sta provando ad avvertire gli utenti sulla natura degli scambi di messaggi tra utenti, per quanto riguarda i tweet con maggiori interazioni. Un po’ come se Twitter volesse mettere in guardia i propri utenti da se stesso: un approccio decisamente interessante, nell’epoca in cui i social network sono nel mirino (ogni riferimento a Facebook non è puramente casuale) per quanto riguarda l’esperienza degli utenti sulle piattaforme. Le conversazioni su Twitter saranno in qualche modo monitorate e l’utente, prima di decidere di parteciparvi, potrà avere una indicazione di massima sui toni che queste ultime hanno assunto.
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Conversazioni su Twitter misurate da un flag di avvertimento
Al momento, il Twitter Support ha diffuso una schermata d’esempio sulla tipologia di questo avvertimento:
Ever want to know the vibe of a conversation before you join in? We’re testing prompts on Android and iOS that give you a heads up if the convo you’re about to enter could get heated or intense.
This is a work in progress as we learn how to better support healthy conversation. pic.twitter.com/x6Nsn3HPu1
— Twitter Support (@TwitterSupport) October 6, 2021
Il test è stato fatto sia su dispositivi Android, sia su dispositivi iOS. L’obiettivo di Twitter è quello di far conoscere all’utente il tono dei messaggi che si sviluppano sotto quel particolare tweet con cui si desidera interagire. Al momento, l’unica indicazione disponibile è quella dell’esempio, dove la conversazione viene classificata come intense. Twitter non ha ancora diffuso, invece, le altre indicazioni che fornirà agli utenti e l’eventuale aggettivazione che utilizzerà per conversazioni di tono diverso (utilizzerà l’aggettivo offensivo? Avvertirà quando le risposte conterranno elementi di disinformazione? Al momento non è dato saperlo). Ma il passaggio sarà quello di voler rendere l’esperienza di utilizzo della piattaforma sempre più tarata sulla salute cognitiva dell’utente. Occorrerà valutare nei prossimi mesi se il test sarà superato.