Comune di Bastione vs Davide Barillari (a.k.a. città che non esistono vs politici che esistono)
Ancora una volta, il consigliere Regionale del Lazio (eletto con il M5S prima della sua cacciata dal MoVimento) cade nel "tranello" delle pagine social di cittadine inesistenti
16/08/2021 di Enzo Boldi
“Che vergogna”. Citiamo Davide Barillari per raccontare una breve storia triste che ha visto come protagonista (sui social, come sempre) il Consigliere Regionale del Lazio, caduto nel tranello dei Comuni che non esistono. Il fiero oppositore di qualsiasi iniziativa presa da qualsiasi governo per tentare di contenere la pandemia Covid-19 (in origine furono le mascherine, poi il lockdown, fino ad arrivare ai vaccini e al Green Pass) si è scagliato – destinando solo due parole “che vergogna” – contro la “lodevole” iniziativa del Comune di Bastione: permettere ai cittadini di tatuarsi, gratuitamente, la propria certificazione verde. Peccato che quella città non esiste (proprio come Bugliano) e che il tutto sia frutto di mera satira e ironia.
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Tutto è partito da questo tweet pubblicato sulla pagina social del Comune di Bastione.
🟢GREENPASS? TATUATELO GRATIS!
Il nostro Comune è lieto di informare i cittadini che da oggi – grazie alla convenzione con il sign. @Giuliano_Sergi – a Bastione sarà possibile tatuarsi il #QRcode del #greenpass sul braccio gratuitamente!
COSA ASPETTI?
PRENOTA ANCHE TU! pic.twitter.com/qWBQL7I4Dg
— Comune di Bastione (@Comune_Bastione) August 10, 2021
Davide Barillari si fa trollare anche dal Comune di Bastione
Il servizio per tatuarsi il proprio Green Pass gratuitamente, tutto offerto dall’amministrazione Comunale. Un’iniziativa che ha provocato un travaso di bile (sempre sui social) a Davide Barillari che ha deciso di esprimere il proprio dissenso. Un “Che vergogna” recepito anche dallo stesso Comune di Bastione che, oggi, ha preso atto di questo parere avverso in merito alla propria iniziativa.
➡️ Signore e signori,
anche il nostro @BarillariDav ha espresso la sua in merito alla nostra iniziativa!
Siamo lieti di poter condividere buone pratiche sul #greenpass anche fuori regione.
Con felicitazioni
– Il Sindaco pic.twitter.com/XRqxCxDstf
— Comune di Bastione (@Comune_Bastione) August 16, 2021
Cos’è (e cosa non è) il Comune di Bastione
Peccato che tutto questo non esista. Anzi, l’unico protagonista di questa vicenda a vivere sul pianeta terra (in carne e ossa) è Davide Barillari. Il Comune di Bastione, infatti, non esiste. Si tratta, come già accaduto in precedenza con il Comune di Bugliano, di un account satirico. Non ci sono cittadini, non c’è un’amministrazione. Non è sulle cartine geografiche. Esistono solamente i gestori della pagina che, ironicamente, offrono un loro “spaccato” irriverente di quel che accade nel nostro Paese. Altri esempi. Ecco altre “iniziative” comparse sui social.
🔴NO GENDER, SI’ PATRIOTTISMO
Fino al 31 settembre a giorni alterni nelle settimane dispari, vi sarà in Piazza Mazzette un banchetto di #fratelliditalia.
Vuoi firmare anche tu? Portati biro, foglio, e 50€ per l’iscrizione al Club e biglietto riffa estiva!
Ti aspettiamo! pic.twitter.com/mG7b6WJqyh
— Comune di Bastione (@Comune_Bastione) August 2, 2021
✅GREENPASS. CONTINUA LA CAMPAGNA SOCIAL
Sbarca anche online l’utilizzo del #greenpass!
Decisione presa per proteggere la nostra #comunità da incontri in real-life che possano essere insicuri.
“Un altro passo per la nostra #sicurezza e #libertà” dichiara soddisfatto il Sindaco pic.twitter.com/Q1cg0qYGOf
— Comune di Bastione (@Comune_Bastione) July 23, 2021
🔴NUOVA CONFESSIONE RELIGIOSA A BASTIONE
Il Vice-Sindaco Azzali: ”Da oggi a Bastione ci sarà una nuova confessione religiosa. Viva la #laicità dello #Stato! come ha detto coso lì, #Draghi”
Don Massimo invece borbotta per la scelta. pic.twitter.com/718E6JblIn
— Comune di Bastione (@Comune_Bastione) July 1, 2021
Bastava scorrere sulla timeline social del Comune di Bastione per capire l’ironia e il sarcasmo del profilo. Eppure c’è chi, come il Consigliere Regionale del Lazio, ha commentato (come fa spesso) senza verificare. Il problema non sono i Comuni che non esistono, ma i politici che ci cascano.